Il Belgiardino non sarà più gratis

È finita un’era, si volta pagina. Il Belgiardino non sarà più gratis per tutti: a partire da lunedì 9 luglio tutti coloro che non abitano a Lodi e Montanaso dovranno pagare un euro per varcare l’ingresso del parco. E per controllare che nessuno faccia il furbo sarà allestita un’apposita biglietteria. Tutti i soldi raccolti saranno utilizzati a favore della riqualificazione dell’oasi a due passi dall’Adda.

«Abbiamo pensato che fosse opportuno escludere dal pagamento i cittadini di Lodi e Montanaso, il Belgiardino è una realtà che si trova infatti a metà tra i due territori - spiega il vice sindaco in Broletto, Giuliana Cominetti -. Ci sarà la possibilità di fare degli abbonamenti che prevedono delle agevolazioni, per esempio 10 ingressi costeranno 8 euro e 50 centesimi, 20 ingressi costeranno 16 euro, inoltre si potrà fare un abbonamento per tutta la stagione al costo di 50 euro».

La decisione è stata presa attraverso una delibera nel corso dell’ultima riunione di giunta; a quanto pare, però, il documento prevede un “pacchetto” di novità. «Attraverso la Gis, la società che gestisce il parco, vogliamo valorizzare questo spazio - aggiunge la Cominetti -, anche per questo motivo ci è sembrato giusto prevedere un piccolo aiuto, ogni euro raccolto sarà investito a questo scopo».

Da poco è stata inaugurata la nuova piscina per i piccoli. Nel corso di tre anni si procederà con altri interventi di miglioramento e con alcune novità: «Abbiamo concordato con la Gis un piano di opere per valorizzare il parco - afferma il vice sindaco -, la prima era proprio la piscina, ampliata e dotata di giochi per far divertire i bambini. Ci sono poi altre iniziative, tra cui un angolo dedicato alle persone che hanno un cane e che vogliono godersi il verde senza separarsi dall’amico a quattro zampe. Anche il campo da calcetto e quello da beach volley saranno riqualificati, oltre a una serie di interventi che la Gis dovrà fare».

Più volte in passato i lodigiani hanno chiesto a gran voce alle istituzioni di prendersi cura dell’oasi verde, spesso presa di mira da vandali o da ecofurbetti pronti a lasciare i rifiuti al suo interno.

La Cominetti non esita a definire il progetto come una vera e propria svolta storica, soprattutto per quanto riguarda l’ingresso a pagamento, un’ipotesi trapelata in passato ma ferma al palo che oggi invece è diventata realtà. «È una svolta storica perché il Belgiardino è una risorsa importante per la città, per chi non può permettersi le vacanze e per chi ama vivere a contatto con la natura. Vorremmo rispondesse maggiormente alle esigenze di coloro che lo frequentano quotidianamente».

Secondo l’ultima stima elaborata dalla Gis, il Belgiardino da maggio a settembre è in grado di registrate anche 200mila presenze. Se il parco è molto “gettonato”, la piscina lo è molto meno: nonostante la vasca principale sia più grande rispetto all’impianto della Ferrabini, in occasione dell’ultimo controllo l’affluenza si è rivelata inferiore del 30 per cento.

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