Il 25 Aprile di Lodi tra memoria e polemiche - le foto della mattinata

Il sindaco invita a «Difendere il bene contro tutti i nuovi fascismi»

Il ritmo cadenzato e solenne della cerimonia istituzionale, con le autorità civili, religiose e militari; quello fatto di cori spontanei, “Bella ciao” su tutti, della festa di piazza, con tanti cittadini e associazioni, uniti nel ricordo della Resistenza e della Liberazione dell’Italia. Con il «viva all’Italia libera, democratica e antifascista» e i riferimenti all’attualità, nazionale e locale, arrivati dal vicepresidente provinciale Anpi Gabriele Zuffetti, si è chiusa in piazza della Vittoria la partecipata cerimonia per il 79esimo anniversario della Liberazione. Nelle parole del sindaco Furegato, anche la sottolineatura sull’importanza del confronto e della conoscenza, per formare persone consapevoli e pronte a difendere il bene contro i nuovi fascismi. Tanti i riferimenti all’attualità dal vicepresidente Anpi Zuffetti, dal “no a tutte le guerre” e alle spese militari, al monologo di Scurati censurato, insieme a quelli locali sulle vicende di via Lodino, «perché c’è chi pensa ancora sia da bonificare», o sulla lonza esclusa dalle scuole, «come se la nostra cultura si riducesse al fatto di far mangiare a forza la carne di maiale ai nostri bambini».

Ad aprire la giornata di festa i tributi ai caduti - sotto i portici del Broletto - , il corteo per le vie della città fino al Monumento alla Resistenza di piazzale Medaglie d’Oro, la Messa solenne celebrata dal vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti in Duomo, davanti alle più alte autorità civili e miliari del territorio, tra cui il Prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata, il Questore Pio Russo, il sindaco Andrea Furegato, il presidente della Provincia Fabrizio Santantonio, tanti esponenti politici del territorio.

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