«I profughi nelle case cantoniere»

Sull’accoglienza dei profughi la posizione di Provincia e sindaci lodigiani resta la stessa: a disposizione ci sono le case cantoniere. Altre soluzioni non ce ne sono e in questa situazione decisioni calate dall’alto potrebbero solo innescare problemi. La posizione è ribadita in una lettera che il presidente provinciale Mauro Soldati ha indirizzato in questi giorni al prefetto di Lodi Antonio Corona il quale, a più riprese, ha chiesto ai sindaci strutture per l’accoglienza dei profughi. Una richiesta accompagnata dalla paventata possibilità di un atto d’imperio.«Nel nostro territorio non è in atto un braccio di ferro tra la Prefettura e gli Enti Locali» premette a riguardo Soldati nella missiva per spegnere eventuali contrapposizioni, ribadendo però che «il Lodigiano è composto per l’84% di Comuni al di sotto dei 3mila abitanti e, conseguentemente, le strutture pubbliche a disposizione per fronteggiare l’emergenza non ci sono».

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