I ladri di rame sono tornati al cimitero

L’incursione venerdì notte, è il terzo furto in due mesi al Maggiore

I ladri di rame colpiscono ancora al cimitero Maggiore. Sono scomparsi i rivestimenti di una zona che si affaccia su alcuni loculi e sono state danneggiate delle cappelle private: nel mirino sono finiti i «campi» numero 20 e 22. L’episodio è avvenuto dopo l’orario di chiusura di venerdì sera. Ad accorgersi dell’assalto è stato il custode, che ha riaperto il mattino di sabato. È la terza volta nel giro di qualche mese che la struttura di viale Milano viene derubata: l’ultimo assalto risale addirittura alla prima settimana di luglio.

Anche in questo caso i malviventi hanno forzato il lucchetto a protezione del cancello laterale del cimitero, da cui si accede per una via che corre lungo la struttura. Per il blitz devono aver utilizzato un veicolo, di cui pare siano rimaste alcune tracce nei vialetti interni. E indisturbati hanno messo in atto l’ennesima razzia sacrilega, che non dimostra rispetto nemmeno per il luogo sacro di riposo per i defunti. Il bottino di «oro rosso» è stato decisamente significativo: diversi metri quadrati che sono scomparsi da cappelle e loculi. Una volta scoperto il furto, il custode del cimitero ha subito allertato la questura che è arrivata sul posto per i necessari rilievi. In viale Milano è giunta la polizia scientifica, che si è messa alla ricerca di tracce lasciate dagli ignoti che sono riusciti a fuggire con il grosso quantitativo di rame.

Già a inizio luglio il Maggiore era stato oggetto delle attenzioni dei ladri. Anche quella volta si erano concentrati sui «campi» numero 20 e 22, dove avevano asportato un maxi carico del ricercatissimo materiale di rivestimento. Il primo furto si era verificato invece nel mese di maggio. In quella notte i malviventi erano riusciti a entrare da dietro il cimitero, superando le barriere di protezione, e avevano «ripulito» di rame diverse zone: nel «campo» 3 erano state scoperchiate tre cappelle di famiglia, mentre altre cinque erano state danneggiate, con due tetti trovati rovesciati sulle tombe sottostanti. L’incursione aveva riguardato inoltre i «campi» numero 17 e 20, che ospitano circa 500 loculi ciascuno. Erano stati lasciati anche tetti danneggiati, una bottiglia di vodka e scarti di cibo. Nel mese di aprile, i furti di rame si erano invece concentrati sui cimiteri di San Bernardo e Riolo. In viale Toscana erano stati razziati i vasetti in rame che contengono i fiori (oltre una decina i casi che erano stati segnalati); un episodio analogo era stato riscontrato dopo alcuni giorni anche nel camposanto della frazione.

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