I cuccioli sotto sequestro trovano casa

Appoggi il dito sulla gabbia e subito si “buttano” contro la sbarra per conquistarsi una carezza. I cuccioli sequestrati la scorsa settimana dal Corpo forestale dello Stato di Lodi in un negozio dell’Alto Lodigiano hanno già trovato quasi tutti una famiglia. Alcuni di loro ieri mattina scorrazzavano tra le gambe degli agenti guidati dal comandante Andrea Fiorini, nel quartier generale di via Fanfulla: tre carlini, Sara, Sfera e Silver, due maltesi, Skipper e Sparta e poi Snack, un chihuahua già nelle braccia della sua nuova padrona. «In tutto abbiamo sequestrato 16 cuccioli - spiega il comandante -, abbiamo delle serie perplessità sulla loro provenienza, anche perché il negozio in questione non era autorizzato alla vendita. I cani sembrerebbero non avere un’origine tracciata, potrebbero essere stati importati in Italia dall’Est, con spese molto inferiori rispetto ai cuccioli di razza che ci sono in Italia. In questi casi si possono verificare dei problemi sanitari, soprattutto se gli animali sono stati portati in un altro paese prima dei 3 mesi e 21 giorni, come stabilito dalla legge. Solo dopo questo periodo, infatti, la profilassi può essere considerata completa». Inoltre, se svezzati troppo velocemente e separati dalla madre possono andare incontro a malattie - gli anticorpi si abbassano - o avere difficoltà nel socializzare con gli uomini. Ecco perché l’Adica s’impegna per contrastare il commercio dei cuccioli non ancora pronti per lasciare la mamma.

I cani venivano venduti anche su Internet, gli agenti hanno constatato che le età dichiarate non corrispondono a quelle reali.

Gli amici a quattro zampe sono sotto la custodia giudiziaria dell’Adica, l'associazione presieduta da Roberta Vignoli, che insieme alla Forestale ha svolto un grande lavoro per accudirli. Il loro affidamento sarà temporaneo, in attesa del processo, nel frattempo il tribunale ha respinto la richiesta dei titolari del negozio che chiedevano il dissequestro dei piccoli. La Forestale è intervenuta di propria e iniziativa, in accordo con i servizi veterinari, l’autorità giudiziaria ha poi convalidato il sequestro. Nel caso di una condanna, tutti i “Fido” saranno confiscati, mentre nel caso di un’assoluzione dovranno essere restituiti. Gli agenti hanno posto sotto sequestro anche i cani che erano già stati venduti, uno di questi è stato ricoverato a causa di un problema ma la sua proprietaria ha già deciso che lo terrà in affido.

Questa è la prima operazione di sequestro di animali che la Forestale mette a segno nel Lodigiano. Non che i controlli non fossero effettuati in passato, anzi. «L’attività si concentra sulla Provincia di Milano - dice Fiorini -, spesso se un animale entra in modo illecito in Italia e viene venduto non c’è nemmeno la tracciabilità fiscale. Se un chihuahua in Ungheria costa al massimo 100 euro, in Italia lo si vende a mille euro». Il comandante Fiorini, che a casa si occupa di Diana, una bastardina sempre pronta a “ri-arredare” la casa spostando mobili e oggetti, approfitta dell’occasione per lanciare un appello: «Va bene comprare i cuccioli di razza, ma ci sono altre soluzioni, prendere un cane al canile permette di dare un futuro a questi animali». A Borgo ci sono 90 amici a quattro zampe in cerca di un padrone, tra questi c’è l’esuberante Lars, che ieri mattina era presente in via Fanfulla: un meticcio di 4 anni, abbandonato per la strada e salvo per miracolo.

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