«La norma sulla tesoreria unica è l’ennesimo passo indietro sulla strada dell’autonomia, lo Stato toglie altro ossigeno alle nostre casse. Se il governo non torna sulla decisione, è giusto mettere in campo iniziative forti di mobilitazione e di comunicazione ai cittadini». Lo afferma al sito Anci Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e delegato Anci al Welfare riferendosi all’articolo 35 del decreto legge liberalizzazioni che impone di trasferire allo Stato, entro domani, il 50% delle risorse depositate presso le tesorerie locali.
«Dobbiamo spiegare all’opinione pubblica cosa sta succedendo e le difficoltà che avranno i Comuni in termini di criticità dei servizi e degli investimenti, in caso di un mancato ripensamento del governo», aggiunge il sindaco.
Per Guerini il trasferimento forzato conferma la situazione critica in cui versano i Comuni, alle prese con i «tagli continui», in attesa di «risposte sulle modifiche del Patto di stabilità», «gratificati» di una imposta sugli immobili, che «ci condanna ad esattori per conto dello Stato».
«Fino ad ora i Comuni si sono proposti verso il governo con grande responsabilità - sottolinea il sindaco di Lodi -, ma adesso devono arrivare risposte serie che trasformano in impegni concreti le disponibilità manifestate all’Anci alcuni mesi fa con il decreto Salva Italia. Siamo decisi a difendere gli interessi dei Comuni e dei cittadini: non vorremo che il governo possa pensare di confondere la nostra responsabilità con un atteggiamento insipiente», conclude il delegato Anci.
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