Guerini: «Con Maroni grande collaborazione, l’assenza a Parma non ha alcun contenuto polemico»

(aggiornamento ore 17) È quasi un botta e risposta tra Lorenzo Guerini e Roberto Maroni, dopo la mancata partecipazione del sindaco di Lodi all’incontro di questa mattina a Parma tra il ministro dell’Interno e i primi cittadini di alcune città del Nord. «Nessun intento polemico» chiarisce il lodigiano, ma semplicemente la volontà di ribadire sul tema della sicurezza nelle città la priorità di un incontro tra il ministro e l’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, di cui Guerini è delegato in conferenza unificata. Una richiesta che proprio ieri è stata finalmente accolta, programmando la convocazione del tavolo istituzionale tra Comuni e Viminale per martedì prossimo. «Tutto ciò non significa disconoscere il valore di un’iniziativa come quella della Carta di Parma, alla quale altrimenti non avremmo aderito» spiega Guerini. Tra l’altro il sindaco di Lodi ha avuto modo di collaborare con il ministro diverse volte, proprio per il ruolo ricoperto nell’Anci: «Le mie relazioni con il Ministro siano state frequenti e sempre improntate a grande cordialità reciproca e profondo spirito di collaborazione - aggiunge il sindaco di Lodi -. Ho già avuto modo in numerose occasioni di dare atto a Maroni della sua capacità di essere per il sistema degli enti locali un interlocutore serio, affidabile e animato da una sincera volontà di dialogo».

(aggiornamento ore 14) Dopo aver incontrato gli amministratori locali sul tema della sicurezza, il ministro dell’Interno Maroni ha commentato l’assenza di dieci primi cittadini, tra cui il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini. «É sempre sbagliato sfuggire al confronto - ha commentato Maroni -: qui non si tratta di essere di centrodestra o di centrosinistra. Anche perché i pacchetti sicurezza sono stati un’esperienza positiva». Ancora più dura la posizione del sindaco di Parma: il padrone di casa Pietro Vignali ha definito la polemica dei colleghi «pretestuosa e strumentale».

(ore 9) C’è anche Lorenzo Guerini tra i dieci sindaci italiani che oggi non parteciperanno al vertice di Parma con il ministro Maroni sul tema della sicurezza nelle città: schierati con il primo cittadino di Lodi anche Flavio Zanonato di Padova, Giorgio Pighi di Modena, Graziano Delrio di Reggio Emilia, Fabrizio Matteucci di Ravenna, Roberto Reggi di Piacenza, Daniele Manca di Imola, Massimo Federici di La Spezia, Renzo Berti di Pistoia, Giorgio Orsoni di Venezia.

«Non si tratta di una posizione pregiudiziale, anzi in passato abbiamo aderito a questa iniziativa immaginandola come tappa iniziale di un percorso di confronto con il ministro degli Interni, che avrebbe dovuto trovare come sede definitiva l’Associazione nazionale dei Comuni italiani - sottolineano - Così non è stato fin qui, ma noi auspichiamo che nel prossimo futuro si torni al confronto istituzionale tra il Viminale e l’Anci, visto che solo quest’ultima rappresenta tutte le amministrazioni comunali del Paese ed è in grado di avere una visione complessiva delle problematiche delle città piccole medie e grandi, di ogni latitudine».

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