
Guardia di finanza, quindici riconoscimenti ai militari
LA CERIMONIA Dal salvataggio di una donna alla scoperta di un’enorme frode
Oggi pomeriggio nella sala dei Comuni della Provincia di Lodi si è tenuta la festa provinciale per la celebrazione dei 251 anni di fondazione del Corpo della guardia di finanza. Per l’occasione il comandante provinciale colonnello Piergiorgio Samaja ha consegnato quindici ricompense morali a militari delle Fiamme Gialle lodigiane per atti di coraggio e risultati di servizio particolarmente brillanti.
L’encomio semplice è stato riconosciuto al tenente colonnello Carla D’Angelo, al luogotenente Fabrizio Marino, al maresciallo aiutante Enrico Parebnte, al maresciallo ordinario Carmela Aliperta e al maresciallo Ordinario Carmela Chiatto, militari già in forza al Gruppo di Lodi, per “una complessa indagine di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria finalizzata al contrasto di reati contro l’ambiente ed il patrimonio mediante frode, accertando responsabilità penali scaturenti dalla realizzazione di un sistema di smaltimento illegale di rifiuti attraverso l’indebito spandimento su aree agrarie e dal conseguimento, al contempo, di un profitto illecito derivante dalla produzione di energia elettrica mediante l’indebita immissione di tali rifiuti in impianti a biogas”.

Un Elogio è stato assegnato al maresciallo aiutante Massimiliano Luisi, al maresciallo ordinario Roberta Vittoria De Giorgi, al maresciallo ordinario Enrico Cioce, all’appuntato scelto qualifiche speciali Francesco Sasso e al finanziere Salvatore Cocciolo, in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lodi , per il “qualificato e determinante apporto personale nonché piena e fattiva collaborazione nello svolgimento di complesse e articolate attività di polizia tributaria ed economico finanziaria. Le attività di servizio hanno ottenuto il plauso della gerarchia, contribuendo ad accrescere il prestigio e l’immagine del Corpo”.

(Foto di Borella)
Infine, l’encomio semplice è stato assegnato ai vice brigadieri Daniele Savoia, Emiliano Tinaburri, Stefano Volpi, all’appuntato scelto qualifiche speciali Pietro Cecere, militari in forza alla Compagnia Casalpusterlengo, perché “durante l’espletamento di un servizio di pubblica utilità “117”, intervenivano senza esitazione per mettere in salvo la vita di una persona di 50 anni intenzionata a compiere un’azione suicidaria gettandosi nel vuoto in uno strapiombo di circa 15i metri dal parapetto adiacente una pista ciclabile/pedonale che sovrasta il fiume Po. L’azione di servizio svolta, che permetteva di bloccare e trarre in salvo la suddetta persona, evidenziava in capo a ciascun militare uno spiccato senso del dovere, generoso altruismo, coraggio e spirito di servizio e riscuoteva l’apprezzamento della Superiore Gerarchia, contribuendo ad accrescere il prestigio e l’immagine del Corpo”.
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