
Una caduta in piscina che ora potrebbe avere conseguenze irreparabili. Sabato pomeriggio, un uomo di 39 anni, C.A. le sue iniziali, si è tuffato nella piscina di casa ma si è fatto male, al punto che è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per trasportare la vittima all’ospedale di Cremona.
L’incidente è avvenuto a Riolo, la piccola frazione alle porte di Lodi, un complesso residenziale che si staglia proprio di fronte a un’altra frazione, quella di Fontana. Ieri pomeriggio, gli abitanti rimasti in città o appena rientrati dalle vacanze, non sapevano ancora nulla dell’accaduto.
La dinamica, in ogni caso, deve ancora essere chiarita. Gli operatori del 118 sono intervenuti prontamente intorno alle 16.30, quando sono arrivati sul posto sia l’ambulanza che l’auto medica. Il paziente è stato subito intubato e le sue condizioni sembravano essere fin dall’inizio molto gravi: i sintomi erano quelli di una paralisi.
La centrale operativa di Pavia ha disposto l’invio dell’elisoccorso, così l’uomo è stato prima accompagnato in ambulanza alla piazzola di partenza, nei pressi dell’ospedale Maggiore di Lodi, e poi è stato trasportato immediatamente all’ospedale di Cremona.
È possibile che il 39enne si sia ferito gravemente alla schiena facendo un tuffo, o forse scivolando all’interno della piscina, resta ancora da capire che cosa sia avvenuto esattamente al momento dell’incidente.
Non si esclude l’ipotesi di un malore, mentre l’uomo stava probabilmente cercando un po’ di rinfresco nella canicola di questi giorni.
Come sottolineato, gli operatori del 118 hanno subito cercato di stabilizzare le condizioni del paziente, il quale è stato anche intubato. Una volta arrivato al pronto soccorso di Cremona grazie all’elisoccorso, il 39enne è stato sottoposto a tutta una serie di accertamenti, tra cui una Tac.
Poi è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva.
Anche i medici del pronto soccorso hanno potuto constatare che i sintomi accusati dal paziente dopo la terribile caduta corrispondevano a quelli di una paralisi. Adesso, i medici dovranno decidere il da farsi per aiutare nel migliore modo possibile il paziente.
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