Gli stipendi di palazzo Broletto

Uno stipendio netto mensile che si aggira sui 2.400 euro. Ecco quanto guadagnerà il sindaco di Lodi per i prossimi cinque anni. Gli uffici del Broletto hanno infatti definito le indennità di funzione per il primo cittadino Simone Uggetti, gli otto assessori e il presidente del consiglio.

Per i membri della giunta, che non hanno chiesto l’aspettativa dal lavoro, la busta paga viaggia intorno ai 1.200 euro mensili netti (senza tredicesima). Stesso discorso per la guida dell’assemblea comunale.

I compensi sono stabiliti da un apposito decreto del ministero dell’Interno, a cui gli uffici finanziari del municipio si sono adeguati. Le indennità sono indicate al lordo dei trattamenti fiscali di legge. Per il sindaco Uggetti la retribuzione mensile è pari a 3.904,41 euro, a cui dovranno essere poi tolte le tasse e gli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi.

Il primo cittadino prima delle elezioni era impiegato presso la Provincia di Lodi, da cui come lavoratore dipendente è in aspettativa dal 13 giugno. Il vicesindaco Simonetta Pozzoli ha invece deciso di rinunciare all’aspettativa di legge. Continuerà a insegnare al liceo Verri, per questo dal Broletto percepirà un’indennità lorda di 1073,80 euro mensili.

Tra gli altri assessori la responsabile dei servizi sociali, Silvana Cesani, è in aspettativa dal suo incarico di funzionario presso il settore servizi sociali al Comune di Casale. La remunerazione lorda è fissata a 1.756,99 mensili. Discorso analogo per il referente di ambiente e attività produttive, Andrea Ferrari, che lavora alla fiera di Milano.

Sono tanti anche i lavoratori autonomi nell’esecutivo, che non devono mettersi in aspettativa dal loro lavoro e possono incassare lo stipendio comunale pieno.

Regola che vale per il responsabile dei lavori pubblici, Enrico Brunetti, di professione geometra che riceverà una retribuzione mensile lorda pari a 1.756,99 mensili. Così anche Erika Bressani, libera professionista e consulente informatica, che è incaricata di curare il bilancio dell’ente locale. E stessa cifra prenderà Tommaso Premoli, con delega allo sport e viabilità, che svolge a tempo pieno l’impegno di assessore, mentre fino a pochi mesi fa collaborava con uno studio legale.

Stipendio invece decisamente ridotto per due componenti di giunta che hanno deciso di non lasciare il lavoro, ma di continuare la loro attività come dipendenti: Domenico Bonaldi, responsabile delle politiche sulla casa, è socio della cooperativa Il Mosaico e percepisce 878,49 lordi; stessa cifra per Simone Piacentini, dipendente di un’azienda meccanica e in Comune punto di riferimento per l’urbanistica.

Considerato un lavoratore autonomo anche il presidente del consiglio comunale Gianpaolo Colizzi, che dal 2003 siede sullo scranno più alto dell’assemblea del Broletto e la cui elezione questa volta è stata appesa a un filo sino alla fine. Per l’ex esponente del Psdi, promotore di diverse liste civiche, lo stipendio fissato è di 1756,99 euro lordi.

Niente indennità di funzione per il vicepresidente del consiglio, Francesco Milanesi, i cui compensi sono commisurati a quelli di un consigliere comunale, con i gettoni di presenza.

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