Giovedì santo, in cattedrale la Messa “In Coena Domini” presieduta dal vescovo Maurizio con il rito della lavanda dei piedi

Eucaristia e amore fraterno al centro della vita cristiana

Nella celebrazione del Giovedì Santo il messaggio del vescovo Maurizio ai fedeli che gremivano la cattedrale è stato quello dell’amore di Dio, sorgente di fraternità universale, sottolineando l’importanza dell’Eucaristia, nella quale Cristo ha dato Se stesso, affidandola agli apostoli e ai loro successori, i vescovi con i sacerdoti.

Il Signore lavò i piedi dei discepoli nell’ultima cena. Il vescovo ne ha seguito l’esempio, lavandoli ai ragazzi della parrocchia della cattedrale vicini alla Prima Comunione, insieme a due rappresentanti dei numerosi scout presenti con educatori e membri del Masci. «Gesù compie il gesto di umiltà riservato alla servitù, benché sia Maestro e Signore, per insegnarci a confermare l’amore che riceviamo da Dio nella prossimità ai sofferenti e agli ultimi. Nell’amore fraterno sperimentiamo la potenza del Signore che ha affrontato l’ultimo nemico, la morte, di cui abbiamo paura e che ci spinge alla difesa per alcuni fino all’avventura senza ritorno della guerra, fidandosi indebitamente della violenza e del potere a scapito della pace, che, invece, è indispensabile come il pane». Durante l’omelia, monsignor Malvestiti ha avuto un pensiero per i popoli in conflitto: «Chiediamo a Gesù di darci pace nel cuore e di farla giungere fino in Ucraina e Russia, e ovunque c’è violenza». Ma ha rivolto un appello molto efficace a ragazzi e giovani ricordando che il Signore chiama ancora a predicare il Vangelo, a celebrare la Messa e a perdonare in suo nome. È il dono delle vocazioni al Seminario. Ha rinnovato la sua gratitudine ai sacerdoti, evidenziando che sono portatori dello Spirito di Cristo: «Affinché il suo amore sia l’anima delle famiglie e della società. Come non ringraziare?» - si è domandato davanti ai fedeli. La parola Eucaristia, del resto, dal grecoα significa “rendimento di grazie”.

Al termine della celebrazione il Santissimo Sacramento è stato processionalmente collocato all’altare della reposizione per l’adorazione dei fedeli.

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