Gioia: «È un’ondata violenta, nel Lodigiano 64 i pazienti Covid ricoverati»

In un’intervista il direttore generale delinea le strategie dell’Asst di Lodi per arginare il contagio nel territorio

Riapertura del reparto Covid all’ospedale di Codogno per chi necessita di ricovero e potenziamento delle visite domiciliari per paucisintomatici e asintomatici. Ma anche rinvii degli interventi chirurgici non d’urgenza e delle visite “di controllo”. Mentre i pronto soccorso sono presi d’assalto e tra i positivi al virus crescono anche i medici. A poco meno di due anni dall’esplodere della pandemia, è una dichiarazione da stato di guerra quella che il direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia si trova a fare per fronteggiare l’ultima ondata pandemica. «I casi sono nettamente in aumento, è un’ondata violenta e si presume che raggiungerà il picco a breve – osserva -. Abbiamo aperto tutti posti possibili a Lodi e da sabato è riaperto anche il reparto Covid a Codogno, così da riunire sui due ospedali il carico. La scelta è stata fatta in successione, tenuto conto che la programmazione regionale in questo momento è di arrivare nel Lodigiano a 94 letti Covid». A Lodi sono già 38 i positivi ricoverati, di cui 10 sottoposti a ventilazione assistita con c-pap. A Codogno ieri erano 14. E a Sant’Angelo Lodigiano tutti i 12 letti delle malattie infettive occupati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA