Furti negli esercizi commerciali:Lodi ai vertici della classifica

Al terzo posto nella graduatoria nazionale

In vetta alle classifiche per “vetrine” assaltate dai ladri. È questo il preoccupante primato della provincia di Lodi, che ha subito ben 238 furti a negozi e punti vendita. Un dato che si riferisce ai primi sei mesi del 2010 e colloca il Lodigianoal terzo posto nella graduatoria nazionale dietro Bologna e Trieste, per numero di colpi ogni mille imprese presenti nel territorio.

La ricerca è stata elaborata dall’Associazione nazionale funzionari di polizia, in collaborazione con il quotidiano «Il Sole 24 ore», sulla base di documentazioni del ministero dell’Interno.

A confermare il trend delle razzie è lo stesso segretario dell’Unione del commercio, Bruno Milani: «Abbiamo avuto segnalazione dai nostri stessi associati dell’aumento degli episodi di furti in orario di lavoro». Una situazione che per la rappresentanza di categoria richiede massima attenzione: «Era questo un problema su cui ci eravamo già impegnati con progetti mirati, come quelli inseriti nel distretto urbano del commercio - continua il referente dell’Unione -. Ritengo che le forze dell’ordine stiano svolgendo con grande impegno il loro compito di presidio del territorio, ma non bisogna abbassare la guardia».

Le prime posizioni nella categoria riservata ai furti nei negozi (indice del 13,01 per mille) spingono Lodi anche nella parte alta della graduatoria generale. La provincia è infatti al 15esimo posto su oltre 100, con un indice di 23,51 per reati specifici ogni 1000 imprese. I delitti presi in esame in questa analisi sono diversi. Vanno dalle truffe e frodi informatiche, i furti in esercizi commerciali, ricettazione, danneggiamento con incendio, estorsioni, le rapine, la violazione della proprietà intellettuale, contraffazione di marchi, furti di automezzi, riciclaggio, associazione per delinquere e usura. La ricerca stabilisce una graduatoria tra le province con i tassi peggiori e migliori di delitti significativi per il mondo delle imprese (indice calcolato in base al rapporto dei reati ogni mille imprese).

Una fotografia che induce il presidente della Provincia di Lodi ad esprimere allarme: «Non è certo bello detenere la “medaglia di bronzo” per i furti negli esercizi commerciali - sostiene Pietro Foroni - questo conferma che avevamo fatto bene a chiedere una riunione su questi temi del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, incontro che si è poi tenuto in prefettura».

Nello stesso tempo il responsabile di palazzo San Cristoforo ha rimarcato l’impegno sul fronte della sicurezza: «Abbiamo già in programma di fare altri quattro controlli straordinari del territorio entro l’estate, coinvolgendo le polizie locali nell’ambito del progetto Smart. E poi non bisogna dimenticare l’importante compito a difesa di paesi e città svolto dalle forze dell’ordine. Semmai occorrerebbe rilanciare l’accordo Securshop, che era stato siglato in prefettura nel settembre scorso, il quale prevedeva la possibilità per tutti gli esercenti interessati di installare un sistema di videosorveglianza tecnologicamente avanzato e collegato a polizia, carabinieri e finanza».

Infine per le altre categorie di reati, che sono stati denunciati nel territorio e sono stati incasellati dal Viminale per i primi sei mesi dell’anno scorso, Lodi risulta al 43esimo posto per truffe e frodi informatiche: sono state 136 (indice del 7,43). Occupa invece la 67esima piazza per il numero di ricettazioni che hanno subito le imprese locali (24 in tutto, indice del 1,31). La provincia finisce poi al 74esimo posto per danneggiamenti con incendio: solo 5 casi pari allo 0,27 per mille. E le estorsioni sono state 7 (indice 0,38), che collocano il territorio in 58esima posizione.

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