Furti in casa a Lodi, giovane ladra precipita dal balcone

Con un cacciavite tenta di forzare la finestra di un appartamento, ma viene scoperta e per fuggire si lancia dal balcone. Ha solo sedici anni la ragazza che ieri mattina è rimasta ferita in viale Calabria (a San Bernardo) ed è stata fermata dalla polizia. Con la sorella, 17enne, che la attendeva in cortile, era arrivata dal campo nomadi di Bollate per fare furti in città. È probabile che in zona ci fossero anche dei familiari ad attenderle, ma gli agenti non hanno trovato nessuno al loro arrivo.

La caduta, da un’altezza di circa tre metri, le ha provocato ferite multiple alle gambe e alle caviglie e lesioni anche al volto. È stata soccorsa dal “118” e portata in ospedale per le cure. Ieri sera risultava ricoverata nel reparto di Pediatria, ma senza una prognosi ancora definita.

La questura ha poi trasmesso gli atti alla procura presso il tribunale per i minorenni di Milano, per capire come procedere. Entrambe sono state quindi denunciate a piede libero per tentato furto in appartamento e solo la 16enne per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

La chiamata alle forze dell’ordine è giunta intorno alle 10 di ieri mattina. A dare l’allarme la proprietaria stessa dell’appartamento preso di mira, una signora di 41 anni che dall’interno dell’abitazione ha visto una sagoma sul balcone (quello affacciato verso la linea ferroviaria) intenta a scassinare la porta finestra. Si è messa ad urlare, e così la ragazza si è gettata in cortile per mettersi in salvo, ma il tentativo di fuga è stato rovinoso.

Quando la pattuglia è giunta sul posto ha trovato la 16enne a terra e la vittima del tentato furto accanto a lei che le prestava soccorso, mentre la sorella 17enne era seduta a poca distanza. La ragazza ferita è stata quindi portata in ospedale con l’ambulanza.

Enbrambe sono state denunciate per furto. Si tratta di minorenni di origini slave ma nate in Italia. Non erano in possesso di altra refurtiva, proveniente da altri colpi messi a segno in zona, ma solo di due cacciaviti, consegnati spontaneamente dalla 16enne agli agenti e posti sotto sequestro. Non risultano precedenti a loro carico.

Durante le operazioni in questura, sono stati contattati i genitori delle due sorelle. La madre quindi, originaria della ex Jugoslavia, è venuta in città ed entrambe le sono state riaffidate.

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