Furti di biciclette, è una strage
L’associazione fa anche una proposta concreta per arginare il fenomeno: fissare col punzone il codice fiscale del proprietario sul telaio della “due ruote”
Quasi otto ciclisti su dieci hanno subito un furto di bicicletta nel 2012. Ma solo il quaranta per cento di loro lo ha denunciato alle forze dell’ordine.
È il dato principale che emerge da un’indagine condotta da Fiab Onlus in occasione del primo convegno nazionale sul furto di biciclette. Non si tratta, è bene dirlo, di una statistica “scientifica”, fondata su dati certi della prefettura, bensì è il frutto delle risposte date da un campione di cittadini a un questionario. In ogni caso basta per capire le dimensioni del fenomeno e come questo tocchi le persone che abitualmente si muovono in sella a una bicicletta. Per contrastarlo, Fiab ha una proposta ben precisa: la punzonatura del codice fiscale del proprietario sul telaio.
L’associazione degli “amici della bicicletta”, dunque, ha chiesto alle prefetture di tutta Italia, 118 in tutto, i dati sui furti delle biciclette. Solo 46 hanno risposto (fra queste non c’è Lodi). È emersa una media furti di uno ogni 406 abitanti. La Lombardia è in media con questo dato (uno ogni 409), mentre il record positivo spetta al Trentino (un furto ogni 142 abitanti).
Per quanto riguarda la città di Lodi, gli unici dati emersi da questa indagine sono quelli relativi a un questionario che i volontari Fiab hanno distribuito a 134 ciclisti. Di questi, ben 107 (ovvero il 76,1 per cento) hanno dichiarato di aver subito almeno un furto di bicicletta nel 2012. Di questi, però, solo 43 ha detto di avere anche presentato la denuncia. Significa che quasi il 60 per cento delle persone derubate non si è rivolto alla polizia o ai carabinieri, forse pensando che comunque la sua bici non sarebbe più stata ritrovata. Un atteggiamento di sfiducia, che però complica inevitabilmente, e non poco, la vita alle forze dell’ordine, che non riescono ad avere la reale dimensione del fenomeno. Questo dimostra però anche che il dato in mano alle prefetture è sottostimato e che quindi, al “netto” delle denunce non fatte, i furti risultano almeno uno ogni 130/180 abitanti.
Questi dati verranno presentati oggi a Milani nel convegno “Ladri di biciclette. Ieri, oggi. E domani?”. Fiab però non si limita alla sola esposizione dei dati. Fa anche una proposta per arginare i furti. Ovvero la punzonatura della bici. «Va arginato il proliferare di iniziative di censimento locali o private, attraverso l’adozione, benché volontaria, di un sistema di punzonatura, pubblico e univoco, del codice fiscale del proprietario sulla bicicletta - sottolinea l’associazione Fiab in una nota -. Si tratta di una procedura molto semplice e che permette alle forze dell’ordine di risalire al proprietario, con la possibilità di restituire il bene mobile. Questo potrebbe incentivare a denunciare il furto della bicicletta. Questo non risolve da solo il problema del furto, ma rappresenta un importante tassello nelle azioni di contrasto, insieme a infrastrutture adeguate e sistemi per custodire le bici in sicurezza».
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