Oltre 103 mila veicoli al giorno nel 2015 per arrivare ai 119 mila del 2035. Sono questi i numeri dell’A1 “potenziata” con la quarta corsia. I dati emergono dallo studio sul traffico inserito nella Via e sottoposta alle osservazioni degli enti preposti. Con un aumento consistente del traffico leggero (dagli 80 mila veicoli al giorno del 2015 agli 87 mila del 2035) e di quello pesante (che nelle previsioni passa dai 23 mila mezzi della prima proiezione ai 31 mila della seconda) anche se con percentuali di aumento inferiori rispetto ai veicoli privati.
A fare da coordinate per l’analisi, un bacino molto ampio e pesantemente urbanizzato, tra la Lombardia e l’Emilia Romagna. E in cui si relazionano numerose infrastrutture e pesano gli ampliamenti della tratta Milano Lodi, ma anche quelli sulle altre autostrade delle regione e in particolare il collegamento autostradale tra Milano e Brescia (Brebemi), l’autostrada Pedemontana Lombarda e, soprattutto, la Tangenziale Est Esterna di Milano (Teem) oltre alla rete stradale ordinaria. Lunghi gli orizzonti temporali dello studio che prevedono aumenti consistenti dei volumi di traffico e pari al 12 per cento per il 2015, del 24 per cento per il 2025 e del 31 per cento per il 2035.
Tra le curiosità del progetto anche le maxi aree di cantiere che troveranno posto a San Zenone, divise in campo base (circa 10 mila metri quadrati per ospitare uffici, dormitori, parcheggi, tettoie e l’eventuale mensa), il cantiere operativo (circa 18 mila metri quadrati di superficie per un’area di stoccaggio all’aperto, uffici e capannoni da adibire ad officine al coperto), oltre alle aree necessarie per la caratterizzazione delle terre e per la produzione di bitume e calcestruzzi. L’arteria, seppur non prevista dagli strumenti urbanistici vigenti, «non presenta situazioni di particolare conflitto con il sistema degli usi programmati del suolo» recita il progetto. Che poi individua il Parco Agricolo Sud Milano e la presenza del fiume Lambro, come elementi naturalistici da preservare. Anche se, «a causa dello stato di inquinamento in cui verte il Lambro, nel tratto di autostrada in studio, perde i suoi caratteri di naturalità». Tra gli altri elementi “critici” citati, la distanza di 350 metri dal ciglio autostradale (carreggiata sud in direzione Bologna) della scuola materna “Manzoni” in via Visconti a San Zenone, ma anche il patrimonio archeologico della città di Lodi Vecchio, dalle tracce della centuriazione alla via Emilia, che saranno trattate attraverso uno specifico quadro di intervento.
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