
Foresta di pianura Oltreadda:
«Una risorsa abbandonata»
LODI L’area sarebbe da valorizzare
Non tutti sanno che a Lodi è presente un polmone verde prezioso, la Foresta di pianura nell’Oltreadda, dove la natura potrebbe essere davvero protagonista, capace di restituire ossigeno, biodiversità e bellezza a un territorio che ne ha sempre più bisogno.
«E invece no - puntualizza una cittadina lodigiana, Michela Sfondrini - è una foresta abbandonata a se stessa, ignorata, senza cura né visione». Ed è da tempo che si sono sollevate polemiche riguardo alla sua trascuratezza, considerando che un tempo era invece ricca di tavoli da pic nic, sentieri curati e stagni. È un’area molto vasta che si estende fino oltre lo spazio dell’ex Sicc e che potrebbe essere luogo di benessere e aggregazione. Ma se il gruppo di anime verdi si era da sempre soffermato a giudicare lo stato di degradazione solo di una parte della foresta, sabato mattina si è messo in cammino verso la parte di essa che si estende costeggiando il fiume Adda, quella dell’ex Sicc. «E quello che abbiamo osservato è stato un paesaggio meraviglioso, che tutti i lodigiani meriterebbero di ammirare - afferma una delle partecipanti, Elena Verdelli -. Peccato che la mancanza di indicazioni renda tutto molto difficile: abbiamo osservato scenari naturali stupendi per puro caso, meriterebbero delle segnaletiche più adeguate». Tuttavia l’ammirazione è stata seguita subito dopo da rammarico: «Tante piante tagliate, molte piantate ma che con questo caldo muoiono, e infatti sabato mattina si è visto» conclude Sfondrini. Insomma, una foresta dalle risorse enormi, ma di cui nessuno sembra preoccuparsene per davvero. Il rischio è che, mentre si parla di sostenibilità, si perda il contatto con ciò che abbiamo già sotto gli occhi.
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