Feste di Natale assediati dai ladri

Il copione è quasi sempre lo stesso: i malviventi aspettano che i residenti si allontanino per entrare

in azione e portarsi via soldi e gioielli

Lodi sotto assedio durante le feste, e c’è chi al posto di Babbo Natale si è trovato i ladri in casa. Nel giro di circa due settimane, nella città del Barbarossa i furti in appartamento sono stati quasi una ventina, senza contare gli altri episodi di criminalità: dai borseggi al mercato a quelli sulle corrierine, dalla banda dei box alle numerose biciclette svanite nel nulla, oltre naturalmente ai “falsi tecnici” pronti a raggirare e derubare gli anziani del capoluogo.

Il colpo più eclatante degli ultimi tempi resta però l’assalto alla gioielleria Antoniazzi, nella prima metà di dicembre, durante lo shopping natalizio: i ladri hanno approfittato della ressa per rubare i gioielli preziosi, collane e ciondoli per un valore di circa 40mila euro. Qualche mese prima, a maggio, anche la boutique Uplà, in pieno centro storico, è stata svaligiata nella notte.

I furti in abitazione, però, sembrano essere la vera “piaga” da contrastare, l’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato a Robadello: i malviventi hanno messo a soqquadro un appartamento in via Antonio Lombardo, ma non sono riusciti a trovare né soldi né oro, se ne sono così andati a mani vuote, lasciando ai proprietari una porta e una serratura da cambiare.

Scorrerie senza tregua anche vicino ai Passeggi: i malviventi hanno fatto irruzione in un’abitazione di via Biancardi, scassinando la porta, e sono fuggiti con collane e braccialetti di valore. Raid quasi identico in via Nino Dall’Oro, dove una gang era già entrata in azione prima di Natale, addirittura mentre una famiglia si faceva portare all’ospedale in ambulanza per delle visite. La raffica d’intrusioni ha coinvolto, negli ultimi giorni dell’anno scorso, anche via San Bassiano e via San Colombano. Il copione è spesso molto simile: la banda attende che gli abitanti lascino l’alloggio e poi decidono di forzare l’ingresso, a caccia di denaro o preziosi. Non si fermano nemmeno di fronte alle porte blindate, in via Nino Dall’Oro una di queste è stata aperta senza problemi dai ladri.

Solo in pochi casi sono stati quasi colti sul fatto. Dopo un’incursione di alcune settimane fa in città bassa, un vicino aveva segnalato alla polizia i movimenti sospetti in una casa di via Isola Caprera e i ladri sono stati catturati poco lontano dall’abitazione “ripulita”.

Le razzie nelle case sono un fenomeno in crescita non solo nel capoluogo ma in tutta la provincia, le denunce presentate ai carabinieri sono state 7728, in media più di 21 al giorno. Il dato rappresenta il 90 per cento di tutti i reati avvenuti l’anno scorso nel Lodigiano. Di questi, più di 1700 sono stati risolti con l’individuazione dei responsabili, un numero in crescita del 30 per cento rispetto al passato.

Prima di essere trasferito in Sardegna, il prefetto Pasquale Antonio Gioffrè, oggi sostituito da Antonio Corona, aveva evidenziato come nel territorio furti e taccheggi fossero aumentati, anche a causa dell’esplosione della crisi.

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