Festa del volontariato, cento associazioni in piazza

Lodi dedica la giornata di domenica a quanti lavorano nel terzo settore, tante le manifestazioni

La piazza della Vittoria di Lodi, lo storico cuore della città, sarà occupata da un centinaio di stand sotto i quali troveranno posto altrettante associazioni di volontariato operanti nel terzo settore, presenti nel territorio compreso tra Melegnano e il Po. Domenica 5 giugno entrano nel vivo gli appuntamenti di “Cresce la solidarietà”, un’iniziativa immaginata dalla Fondazione della Banca Popolare di Lodi (che ha messo a disposizione circa 50mila euro) e dal nostro quotidiano, concretizzata dall’apporto fattivo del Comune e della Provincia di Lodi e da LausVol.

Si tratta della prima grande giornata del volontariato organizzata su scala lodigiana, mai in passato era accaduto qualcosa di simile. L’auspicio degli organizzatori è che, se l’iniziativa fornirà frutti positivi, possa essere ripetuta anche per il futuro.

Il programma è decollato nella giornata di venerdì, con un grande convegno e l’inaugurazione di due belle mostre.

Proseguirà nella giornata di domenica 5 giugno, nei seguenti momenti. Dal primo mattino, in piazza della Vittoria a Lodi l’apertura della “Giornata del volontariato e della cooperazione sociale”, con animazione e stand espositivi delle associazioni del volontariato e del terzo settore. Attorno alle ore 11.30 un breve intervento di inaugurazione dell’iniziativa da parte delle istituzioni che hanno organizzato l’evento.

Sempre nella giornata di domenica, alle ore 10, all’Isola Carolina, l’apertura della Festa NaturAmbiente, organizzata dall’Associazione Amici di Serena con altre associazioni del Lodigiano: avventure con i vigili del fuoco, lettura animata, mercatino “Di Bambino in Bambino”, punto ristoro e tante bancarelle. Concluderà la G.J. Orchestra.

Ancora, alle ore 10, nella sede della Fondazione Bpl, in piazza della Vittoria 39 a Lodi, l’apertura della mostra dedicata al “Progetto Tizzi” - Associazione Amici di Serena: esposizione di matrioske provenienti dalla Bielorussia e decorate dagli studenti di Brera.

Contestualmente, alle ore 10, in corso Vittorio Emanuele II a Lodi, l’apertura della mostra fotografica “Click in the city: istantanee solidali”: esposizione delle foto più significative del concorso rivolto agli studenti delle scuole superiori del Lodigiano.

Infine, il grande appuntamento delle ore 15 in piazza della Vittoria: “Pomeriggio d’oro... Zecchino!”, selezioni nazionali dello Zecchino d’Oro, con tanti giochi, animazioni e laboratori per tutti i bambini. Alle ore 16 l’esibizione dei piccoli finalisti delle selezioni; presenta Cristiano Militello. Alle ore 18 l’atteso concerto del Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano di Bologna diretto da Sabrina Simoni.

Ricordiamo che, nel contesto dell’iniziativa, presso Bipielle Arte, (in via Polenghi Lombardo a Lodi), si terrà l’inaugurazione delle mostre “Genesi: in principio” e “Con le tue mani, ma con la tua forza. Le opere nella tradizione monastica benedettina”. Ingresso gratuito fino al 26 giugno 2011 (orari di apertura: martedì-venerdì dalle 16 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; il lunedì chiuso).

DUCCIO CASTELLOTTI:

Il perché dell’iniziativa«Le manifestazioni che si tengono in questi giorni a Lodi - spiega il presidente della Fondazione Bpl, Duccio Castellotti - sono state organizzate dalla Fondazione della Banca Popolare e dal “Cittadino”, che sono entrambi portatori di valori positivi. Entrambi hanno a cuore il territorio lodigiano».

Presidente Castellotti, cosa vi aspettate dalla “due giorni” dedicata al volontariato?«Il terzo settore avrà la possibilità di esprimersi attraverso la presenza in piazza Vittoria, di pensare al proprio futuro tramite il convegno nell’auditorium della Bpl city e di vivere grazie a una serie di eventi correlati».

La Fondazione della Banca Popolare di Lodi interagisce con centinaia di associazioni. Chi meglio del suo presidente dunque può offrire un quadro completo della situazione?«Le associazioni di volontariato presenti nel Lodigiano sono circa 900, un numero enorme, ai più sconosciuto. Ovviamente tra queste ci sono realtà più o meno strutturate. Quelle più importanti, da questo punto di vista, sono circa 220. Tra le 900 realtà del terzo settore presenti nel Lodigiano, alcune sono di assoluta eccellenza: pensiamo ad esempio al lavoro fatto per i disabili dalla Cooperativa Amicizia di Codogno o dalla Fondazione Danelli di Lodi».

Di fronte a un quadro economico purtroppo ancora incerto, quale può essere il futuro del volontariato nel Lodigiano?«Credo sia legato a tre elementi. Il primo: serve una maggior considerazione dell’attività che svolgono moltissime realtà del terzo settore, che spesso suppliscono a dei vuoti lasciati dagli enti pubblici. Secondo: serve una maggior attenzione verso queste realtà da parte delle istituzioni, non soltanto per quanto riguarda il sostegno economico. Infine è necessario che le associazioni del terzo settore diano vita ad una rete di relazioni, al fine di ottimizzare i costi e agire in maniera più efficace».

C’è ancora voglia di impegnarsi per gli altri?«Direi proprio di sì, quantomeno nella nostra realtà, e lo notiamo dalle richieste che arrivano alla Fondazione Bpl. Nella fase di preparazione della “Giornata del volontariato” abbiamo recuperato dati e storie: il numero delle associazioni di volontariato nel Lodigiano è in crescita, diminuisce invece il numero di addetti per singola associazione. Questo è fisiologico, perché i volontari oggi si distribuiscono su una base associativa più ampia rispetto al passato. Posso però anche sottolineare che aumenta la qualità delle iniziative proposte dal terzo settore».

Torniamo all’aspetto economico. Quale ruolo possono avere le fondazioni bancarie nello sviluppo del terzo settore nel Lodigiano?«Un ruolo fondamentale, ne sono sempre più convinto, specie se penso alle tantissime attività e iniziative che ha sostenuto in questi anni la Fondazione Bpl. Su oltre 8 milioni di euro distribuiti sul territorio, una parte significativa è andata proprio al terzo settore, che ha ricambiato con progetti di elevato spessore».

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