Farmacia dell’ospedale di Lodi, «il deposito non era autorizzato»

«Abbiamo svolto un’ispezione nel deposito della farmacia comunale, aperta in ospedale. I locali non sono autorizzati per quella destinazione. Stiamo valutando dei provvedimenti». Lo ha dichiarato ieri il direttore generale dell’Ats città metropolitana di Milano (ex Asl), Marco Bosio. L’autorità sanitaria ha svolto delle verifiche puntuali a seguito della segnalazione del movimento 5 stelle. I consiglieri regionali Dario Violi e Stefano Buffagni avevano inviato una lettera formale sia al direttore Ats che all’assessorato al welfare del Pirellone.

I “grillini” nel loro esposto avevano chiesto delle analisi per controllare eventuali criticità igieniche e di conservazione dei farmaci nel magazzino delle Farmacie comunali. L’azienda pubblica, di proprietà della società Astem, è guidata da Gianmaria Mondani (ex consigliere comunale Pd). La segnalazione riguarda il magazzino del punto vendita di medicinali aperto all’ospedale Maggiore. Nel testo dell’esposto si fa riferimento alla mancanza di pavimentazione con superficie lavabile e disinfettabile, oltre alla mancanza di illuminazione elettrica e dei dispositivi antincendio previsti dalla normativa. L’Ats nella sua azione di controllo ha riscontrato delle anomalie: «Non ci sono problemi nella conservazione dei farmaci, ma quei locali non sono idonei», spiega il direttore Bosio. Che non è entrato nel merito delle comunicazioni puntuali inviate ai due consiglieri regionali. L’Ats ha annunciato la possibilità di applicare per questo caso un provvedimento.

Il presidente di Farmacie aveva già fatto sapere che quella sistemazione era provvisoria, in attesa di concludere i lavori per installare un nuovo robot automatizzato per trasportare i farmaci dal magazzino al bancone di vendita. Mondani aveva assicurato che i farmaci sarebbero stati spostati a breve.

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