Fanfulla, ancora striscioni in piazza Broletto

CALCIO Il clima è sempre più teso, la tifoseria organizzata è tornata a farsi sentire

Lodi

La crisi del Fanfulla va oltre il campo di calcio. Ancora striscioni in piazza Broletto, firmati “Curva sud”, il clima è teso, la tifoseria organizzata torna a farsi sentire e il distacco tra il Guerriero e la città si acuisce.

Già la scorsa primavera la contestazione di una parte della tifoseria aveva preso la forma di cartelli e striscioni

Il contesto è noto: il Fanfulla è in eccellenza, in seguito alla retrocessione dello scorso anno dalla serie D, la rosa ora è molto giovane, da quando è partito il campionato la squadra non ha ancora vinto una partita ed è ultima in classifica. Il distacco tra la città, la squadra e la proprietà che è la famiglia Tufo, è molto forte.

C’è uno scontro duro anche tra l’amministrazione e la famiglia Tufo, culminato qualche giorno fa nel fatto che non sono stati aperti i cancelli della Dossenina, pare per una incomprensione di carattere comunicativo con i tecnici inviati dal Comune per verificare la tenuta strutturale della tribuna centrale che è chiusa perché ritenuta non a norma.

I Tufo nella prima partita di campionato avevano fatto trovare dei volantini molto duri nei confronti del sindaco, dicendo che non erano state rispettate le promesse. Il clima è difficile e questa è una delle azioni dei tifosi per far pressione sui Tufo.

Sullo sfondo della nuova contestazione in arrivo dalla tifoseria organizzata, pare esserci anche il nodo degli impianti: la prima squadra si deve allenare sul sintetico di Treviglio. Una parte dei tifosi, inoltre, non vorrebbe che il Comune rinnovasse la concessione in scadenza a dicembre.

La frattura con la tifoseria, insomma, è netta. Le presenze allo stadio sono in caduta libera: meno di cento le persone sugli spalti.

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