Fanciullezza, via al processo: il Comune di Lodi non si costituisce parte civile

Si è aperto ieri, con la richiesta di ammissione delle prove, il processo a Paolo Berloto, 61 anni, il geometra a lungo in servizio all’ufficio tecnico del Comune di Lodi che il 29 gennaio era stato arrestato dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lodi con l’accusa di aver accettato in dono da un costruttore di Benevento, Giuseppe Villani, mobili Ikea, un televisore e due biglietti per il Moto Gp di San Marino: per il pm Laura Siani tangenti per favorire l’impresa Costruvì nell’aggiudicarsi lavori pubblici per il Broletto. Poche migliaia di euro, costate i domiciliari ai due, per corruzione. Ma poi i militari del tenente colonnello Giampaolo Lo Turco avevano trovato, negli uffici beneventani dell’azienda, alcune annotazioni ritenute il “libro mastro” delle dazioni illecite al geometra lodigiano, con corrispondenza tra alcune operazioni, soprattutto prelievi in contanti, e lavori svolti a Lodi dalla Costruvì nel medesimo periodo.

Berloto, che poco dopo l’arresto si era dimesso dal Comune e ora attende la pensione, ha scelto il rito ordinario: «Ritengo sostenibile il fatto che lui e Villano fossero amici, per cui c’era qualche piccolo regalo - spiega il difensore Alberto Goglio di Melegnano -. Riguardo ai prelievi a Benevento, nulla a mio parere indica che quel denaro sia arrivato al geometra. Il processo è necessario per poter chiarire innanzitutto come funziona un appalto pubblico, e quali sono i poteri del “responsabile unico del procedimento”, quale era Berloto per alcuni appalti sotto inchiesta. Emergerà che di fatto era un “passacarte”. Per questo abbiamo una lunga lista di testimoni, soprattutto all’interno dell’ufficio tecnico». Prossima udienza a ottobre. Il geometra si è presentato in aula. L’appalto più importante che il Broletto aveva affidato alla Costruvì è stato il primo lotto della riqualificazione dell’ex Fanciullezza: la difesa ricorda che la ditta non vinse la gara ma si qualificò terza, e contesta la tesi di affidamenti diretti di piccolo importo “pilotati” da Berloto per far recuperare a Villani i ribassi negli appalti più grossi. Il costruttore sarà invece giudicato per rito abbreviato a metà settembre. L’1 febbraio il sindaco Simone Uggetti aveva annunciato che il Comune di Lodi avrebbe valutato di costituirsi parte civile contro i due imputati, ma ieri, almeno contro Berloto, non lo ha fatto.

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