Fa discutere la farmacia in ospedale

L’Astem valuta il trasferimento della comunale 3

Più vicino il trasferimento in ospedale della farmacia comunale 3 di via Secondo Cremonesi. Se non ci saranno intoppi, il punto vendita potrebbe essere traslocato a dicembre quando l’Azienda ospedaliera inaugurerà il nuovo padiglione d’accoglienza. A giugno Emiliano Lottaroli, presidente di Astem Spa, società che ha assorbito l’Azienda comunale farmacie, ha incontrato il direttore generale dell’Ao Giuseppe Rossi e insieme hanno visitato la galleria, al primo piano del nuovo padiglione, con ingresso da viale Savoia. La posizione è stata giudicata ottima da Lottaroli. L’Azienda ospedaliera ora ha presentato una bozza di contratto che è al vaglio di Astem Spa.

«La farmacia di via secondo Cremonesi - dice Lottaroli - ha un milione e 300mila euro di fatturato annuo. Stiamo valutando se il trasferimento può creare problemi alla popolazione e se commercialmente regge. In realtà il punto vendita si sposta di 200 metri. Si tratta di vedere se, in generale, in una struttura ospedaliera l’attività può funzionare».

«L’Azienda ospedaliera - spiega il responsabile dell’ufficio tecnico degli ospedali Maurizio Bracchi - ha proposto un canone d’affitto che al momento preferisco non divulgare visto che l’accordo non è ancora raggiunto, ma è diviso in più parti». Oltre al canone d’affitto, l’Azienda ospedaliera ha chiesto alla farmacia un 2 per cento sul fatturato annuo.

«Si tratta - precisa Rossi - di entrate che vanno comunque reinvestite dall’ospedale a vantaggio della collettività. A dicembre apriremo». Oltre alla farmacia e allo sportello della Banca Popolare di Lodi, l’Azienda ospedaliera ha previsto lo spazio per un’altra attività commerciale ancora da valutare e per un nuovo bar.

«Un grosso punteggio all’interno del bando per il bar - spiega il manager - va a valutare la capacità organizzativa messa in atto per la promozione di eventi culturali che costituiscano un’interfaccia tra ospedale e città. Sarebbe bello se la domenica mattina, al bar, si potessero organizzare, per esempio, performance poetiche, piuttosto che concerti di musica classica o letture di brani letterari. Diventerà un luogo di attrazione culturale che si aprirà verso la piazza. Abbiamo chiesto al Comune di Lodi, infatti, di modificare il contesto viabilistico e strutturale di viale Savoia per abbellirlo. Dobbiamo incontrare il sindaco dopo Ferragosto». «Il Comune - fa sapere dal canto suo l’assessore comunale alla viabilità Simone Uggetti - ha in mente delle iniziative di miglioramento che andranno definite».

Cristina Vercellone

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