Ex Consorzio, nessuna offerta per le sedi

L’obiettivo dei liquidatori è chiudere i conti entro il 2017 ma il crack rischia di costare caro

a numerose aziende

«Al momento, non risultano manifestazioni di interesse per i numerosi immobili dell’ex Consorzio agrario di Milano, Lodi, Monza e Brianza»: così fa il punto il commercialista Carlo Marco Marelli di Milano, nominato assieme agli avvocati Patrizia De Cesari ed Edoardo Palma Camozzi in una terna che affianca i tre commissari giudiziali. Il “buco” cui fare fronte è ingente: i creditori ammessi al voto nella procedura di concordato pieno liquidatorio sono 430, per un totale di 45.596.282 euro.«Per gli immobili, la situazione di mercato è oggettivamente difficile - osserva il liquidatore -, e per questo la linea è di valutare tutte le manifestazioni di interesse che arriveranno». Del patrimonio fa parte anche la sede di Lodi, strategicamente collocata tra la stazione ferroviaria e il centro della città.

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