Ex Consorzio di Lodi, la commissione dà l’ok agli atti

La settimana prossima è in programma la maratona in consiglio comunale

Alle 4.20 del mattino di giovedì è arrivato l’ok per l’operazione Esselunga: dopo più di 20 ore di dibattito nelle due sedute di commissione il progetto dell’ex Consorzio agrario passa il primo esame e la settimana prossima ci sarà la prova decisiva dell’aula, tre convocazioni per approvare il nuovo supermercato in zona stazione.

«Sono state concordate tre sedute per questo provvedimento, il 3,4,5 febbraio. Sono complessivamente 73 le osservazioni con i relativi punti che dovranno essere votate, oltre naturalmente ad eventuali emendamenti e ordini del giorno – informa il presidente del consiglio comunale Eugenio Cerri – durante la discussione abbiamo deciso di concedere più tempo per gli interventi, ma per il 5 febbraio contiamo di chiudere». Il piano prevede di realizzare una media struttura di vendita di marchio Esselunga nell’area dismessa dell’ex Consorzio agrario, con la previsione di diverse rotatorie (due anche tra viale Dante e piazzale Medaglie d’Oro), oltre all’ampliamento del terminal per gli autobus.

L’opposizione in Broletto ha contestato l’iniziativa proposta da un operatore privato per le sue ricadute sul traffico, per la scarsa partecipazione dei cittadini, oltre che per le conseguenze sul commercio al dettaglio. Si è creato anche un comitato di associazioni e cittadini per fermare la realizzazione del nuovo supermercato, il coordinamento Lodi vivibile che ha tappezzato la città di manifesti. Ieri dopo le due sedute di commissione di martedì e mercoledì Pd e Lodi civica hanno attaccato frontalmente il vicesindaco Lorenzo Maggi per la non partecipazione alla commissione territorio. «I cittadini ti pagano per rispondere alle loro domande – scrive il capogruppo Pd Simone Piacentini, in riferimento al vicesindaco -. Hai mancato di rispetto non solo ai consiglieri di minoranza ma anche a quelli di maggioranza. Soprattutto hai mancato di rispetto ai cittadini lodigiani. I tuoi doveri sono quelli di venire in commissione a rispondere alle domande su un progetto di trasformazione che tu hai deciso di rendere un terreno di scontro politico tra tifoserie e non una discussione seria sul futuro di questa città». E Francesco Milanesi di Lodi civica ha rincarato la dose: «Il vicesindaco Lorenzo Maggi, con delega alle attività produttive, non si è presentato in commissione per discutere sull’impatto commerciale del nuovo supermercato che porterà un grosso stravolgimento a Lodi . A fronte di questo fatto, la commissione ha votato all’unanimità una mozione per stigmatizzare e censurare il comportamento in spregio a tutti i commissari». Infine Massimo Casiraghi e Luca Degano dei Cinque stelle: «Il vicesindaco più liberale d’Italia si sente talmente libero che non partecipa più nemmeno alle commissioni in cui si discute di commercio, di cui lui ha la delega».

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