ESTATE VIOLENTA Individuati e denunciati sei giovani per la maxi rissa del 17 settembre in piazza Mercato a Lodi

Sono stati identificati grazie alle videocamere, per tutti oltre al deferimento è scattato il Daspo urbano

Rissa aggravata, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere: sono queste le accuse che hanno portato alla denuncia di sei giovani, tra i 19 e i 30 anni, individuati quali partecipanti della rissa del 17 settembre in piazza Mercato a Lodi. Fatto avvenuto nel corso della calda estate fatta di aggressioni e scontri tra centro e periferia del capoluogo provinciale così come in tutta la Bassa. La bagarre era avvenuta poco prima della mezzanotte, quando in piazza Mercato a colpi di cocci di vetro, calci, pugni e coltelli era scattato l’allarme, con volanti di polizia, carabinieri e finanza che avevano raggiunto il centro città per riportare la calma e la tranquillità. Per tre partecipanti, tutti residenti a Lodi, era stato necessario il trasporto in ospedale a seguito della rottura del setto nasale e delle lesioni ad avambraccio e dita della mano.

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Nessuno dei feriti però aveva voluto rendere note le generalità delle persone coinvolte con loro nell’alterco violento: volti e nomi ricostruiti però dalle indagini della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica, che grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza, perquisizioni e analisi dei cellulari sequestrati sono riusciti a risalire alle identità di coloro che avevano preso parte alla rissa. Dagli accertamenti è scaturito come la violenza aveva preso il via a seguito di vecchi attriti risalenti all’età adolescenziale, con l’abuso di bevande alcoliche, consumate da alcuni partecipanti in un ristorante durante una festa di compleanno, che aveva poi acceso ancora di più gli animi.

Convocati in Questura, i sei giovani, italiani, albanesi, sudamericani e nordafricani, sono stati tutti denunciati: uno di essi era già conosciuto alle forze di polizia per un’altra rissa avvenuta lo scorso anno sempre in centro a Lodi, mentre un altro aveva dei precedenti inerenti ad altri reati. Per tutti, oltre al deferimento, è scattata anche l’emissione del Daspo urbano che prevede il divieto di accedere o stazionare nei pressi di attività che vendono alimenti e bevande in orario serale e notturno. Provvedimento annuale, mentre per il giovane recidivo il dispositivo ha durata di tre anni.

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