Esselunga a Lodi, una petizione per dire no al supermarket

Legambiente lancia una mobilitazione on line, raggiunte già le 400 firme

Lorenzo Crespiatico

Arriva una petizione online per dire no al progetto Esselunga per l’ex Consorzio: superate le 400 firme dopo due giorni. “Megastore in centro a Lodi: no grazie”, questo il titolo della raccolta firme, avviata su Change.org da Andrea Poggio, della segreteria nazionale di Legambiente. Tre le richieste: non procedere con la costruzione del «megastore», realizzare una Valutazione ambientale strategica e organizzare un confronto in un’assemblea pubblica. «Abbiamo proposto ad assessori e forze politiche lodigiane di lanciare un concorso di idee e di progetti per un ecoquartiere attorno alla stazione, in cui trovare posto anche attività commerciali e servizi e un hub di mobilità sostenibile - spiega Poggio -. Un’operazione di rigenerazione urbana all’altezza di un capoluogo di provincia. La giunta Casanova ha deciso altrimenti: un ipermercato in pieno centro, a fianco della stazione, senza neanche un servizio in più per pendolari e residenti. E per farlo devono cambiare il Pgt, tempi lunghi e metodi decisionali sul filo del legale. Infine, per decidere “velocemente” si convoca una conferenza dei servizi il 21 luglio, la prossima in agosto. Si respinge la richiesta di partecipazione di Legambiente, Fiab, tutte le associazioni di commercianti. Si vuole parere positivo nonostante tutte le perizie commissionate dallo stesso comune sollevino criticità o contrarietà». n

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