ESSELUNGA Dopo la sconfitta legale Legambiente torna alla carica: «Salvare i tigli, ripristinare i semafori e meno parcheggi»

Il circolo di Lodi invita al confronto su sette proposte per il piano ex Consorzio

Salvare i tigli, ripristinare i semafori sul Passeggio, e ancora ridurre i parcheggi a raso, spostare l’ingresso delle merci verso via Visconti, introdurre tecnologie per migliorare la sostenibilità. Il giudizio del Tribunale non riguarda le scelte progettuali, ma il piano integrato d’intervento dell’ex Consorzio si può migliorare. È questa la posizione di Legambiente circolo LodiVerde che, senza contestare la sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione agli operatori privati e torto all’associazione, invita Esselunga e Comune di Lodi a un confronto su sette proposte di migliorie.

La proposta destinata a far maggiormente discutere riguarda le rotatorie e la viabilità. L’associazione propone di non allargare le carreggiate, di salvare i tigli del viale della stazione, di ripristinare tutti i semafori «se non altro a chiamata per la sicurezza dei pedoni» e i percorsi ciclopedonali preesistenti, chiedendo di rivedere «l’intera viabilità attorno alla stazione: il traffico del nuovo megastore non deve aumentare l’afflusso di auto lungo i passeggi e verso il centro». Sempre sul tema viabilistico, Legambiente chiede che l’ingresso merci con autoarticolati e furgoni sia spostato verso via Visconti e non verso la stazione, per lasciarne maggiore accessibilità, e che i parcheggi a raso siano ridotti. L’associazione però propone dei miglioramenti anche sulle scelte edificatorie dell’operatore privato. La prima richiesta è di installare pannelli solari fotovoltaici su tutte le coperture possibili, magari con la messa a disposizione dell’eventuale eccedenza di produzione alla Comunità energetica nascente. Inoltre, Legambiente chiede semplicemente «un progetto più bello» perché «il cubone» progettato è «inguardabile». La sfida più importante e «ambiziosa» porta direttamente ad alcune esperienze in Italia e nel mondo che dimostrano come siano «possibili già oggi insediamento anche di grandi supermercati a basso impatto e persino completamente “carbon neutral”», e a questi si chiede di fare riferimento.

Nelle sette proposte, non manca un cenno al benessere animale, affinché siano trovate soluzioni adeguate all’area cani e alle due colonie feline registrate. Le proposte di Esselunga sono in parte già state affrontante nell’accordo tra il sindaco e l’operatore che aveva portato alla pace di Natale, con cui entrambi le parti si impegnavano, a prescindere dall’esito del contenzioso in tribunale, a proseguire sul progetto esistente con alcune correzioni e migliorie. Alcuni aspetti devono ancora essere chiariti in ambito operativo tra Comune e operatore, le rotatorie per esempio o il destino delle aree animali, su cui si valuteranno insieme degli aggiustamenti rispetto all’originale. Ma da qui a pensare a un nuovo tavolo di confronto, come chiesto da Legambiente, il passo sembra troppo lungo.

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