Ecco il degrado del Belgiardino

E nel cantiere della nuova piscina spuntano i cocomeri

Spuntano persino le angurie nel cantiere del Belgiardino. I lavori per la nuova piscina dei piccoli sono bloccati ormai da mesi, dopo una segnalazione per mancati permessi edilizi. La zona è interamente transennata. Immersa in una fitta vegetazione. E all’interno crescono persino dei bei cocomeri. Una sorpresa nel centro ricreativo, gestito dalla società del comune di Lodi, Gis.

Sono diversi i problemi del grande parco. Le condizioni di degrado appaiono evidenti. Tutti i giorni una squadra di operatori si fa in quattro per tentare di tenere pulito. «Facciamo il massimo. Ma non si può controllare tutto - spiega il custode Giuseppe Zucchelli -: subiamo continui danneggiamenti e vengono lasciati molti rifiuti. Basti pensare che il lunedì portiamo via circa 20 sacchi di spazzatura. E poi la gente fa sparire persino le coperture degli sciacquoni dei bagni». Eppure il Belgiardino è uno dei gioielli naturalistici sulle rive del fiume Adda, tra piscine, campi da beach volley e tanto verde. «Questo è un paradiso, che purtroppo non tutti i lodigiani sfruttano adeguatamente - dice con orgoglio Zucchelli -: qui ormai la gran parte delle persone entra senza spendere nulla, non accede ai servizi per le sdraio e non compra il biglietto per la piscina. E sono sempre di più i frequentatori che vengono da fuori».

Negli ultimi anni sono stati fatti degli investimenti dal gestore per la manutenzione delle strutture, come ad esempio la sistemazione della piscina dei grandi, ma tutta l’area non sembra molto valorizzata. Oltre all’incidente di percorso del cantiere della nuova piscina dei piccoli, c’è la zona pic-nic che sembra “terra di nessuno”. Ieri si contavano segni di decine di falò, con cenere ovunque. Sulle sponde dell’Adda erano state create anche piccole montagne di rifiuti. La rete che delimita il centro ricreativo è poi completamente divelta. «Non possiamo trasformare il Belgiardino in Guantanamo e sorvegliare ogni angolo. È un parco molto ampio - afferma il presidente della Gis, Gianni Coviello - per quanto riguarda i rifiuti, ovviamente occorre un maggior buon senso da parte delle persone e una maggiore cura della cosa pubblica». Conciata male anche la pista per gli skate, con pezzi di legno che crollano e immondizia. Una parte del campo, solitamente occupata dai teloni, è inoltre invasa da cumuli di inerti, che nel tempo ormai si sono solidificati e fanno parte del paesaggio. Di fronte a questo scenario, ogni fine settimana il Belgiardino non manca di fare il pieno di visitatori, con affezionati muniti di barbecue e pallone per trascorrere momenti di relax.

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