È ancora emergenza medici in città: «Montorfano e Carmine scoperti»
Il problema sarà affrontato nel corso del consiglio comunale di lunedì
«Con la dottoressa Maria Cristina Basso che si è spostata in via XXIII Marzo, non è rimasto neppure un medico nella periferia nord, tra i quartieri più popolosi di Melegnano con la presenza di quasi 5mila residenti». A lanciare l’allarme è stato il referente territoriale della Lega Cristiano Vailati, che ha riportato in primo piano un tema di stretta attualità in ambito locale. «Quella della carenza dei medici di famiglia è una vera e propria emergenza a Melegnano, negli ultimi due anni sono andati in pensione ben sei dottori titolari, che sono stati sostituiti da incaricati temporanei rimasti in città solo pochi mesi - afferma Vailati -. Tutto questo ha provocato non pochi problemi per i pazienti, che sono andati incontro a molteplici disagi: l’ultimo caso in ordine di tempo è solo di questi giorni quando, con lo spostamento dell’ambulatorio della dottoressa Basso in via XXIII Marzo in centro città, è rimasta scoperta l’intera zona compresa tra il Carmine e il Montorfano. Stiamo parlando di quartieri molto popolosi con la presenza di quasi 5mila residenti, in buona parte anziani, per i quali non è certo semplice raggiungere le altre zone di Melegnano. In passato la periferia nord ha sempre visto la presenza dei medici di famiglia come il dottor Giovanni Biggioggero, la dottoressa Marina Baudi e in tempi più recenti la dottoressa Maria Maddalena Coppini, ma in futuro rischia di non essere più così».
È nato da qui l’appello lanciato da Vailati che, come avvenuto nei mesi scorsi in Borgo dall’altra parte della città, ha ribadito la necessità di riportare un medico nella periferia nord. Dopo la doppia mozione presentata dal capogruppo della Lega Enrico Lupini e dal leader di Rinascimento Melegnanese Alberto Spoldi con il consigliere Pd Stefano Bernazzani, della carenza dei medici di famiglia si parlerà anche nel consiglio comunale di lunedì (dalle 20.30 in municipio). «L’invito è a far sintesi delle mozioni e presentare un documento condiviso - rimarca Vailati -, dobbiamo dare risposte concrete ai melegnanesi senza far prevalere le solite logiche di partito».
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