Due le offerte per la gestione del Belgiardino, lunedì si decide

Due offerte per la gestione estiva del Belgiardino. Sono state presentate in occasione del terzo bando avviato dal Broletto per l’affidamento del parco sull’Adda. Il termine per consegnare le proposte è scaduto ieri a mezzogiorno, la commissione si è riunita per iniziare a valutare i requisiti e continuerà il suo lavoro nella giornata di lunedì 18 luglio, quando finalmente avverrà l’assegnazione.

Questa volta il Comune ha invitato all’appuntamento 19 soggetti, mentre in occasione del secondo bando i protagonisti si fermavano a 11. La vera novità consiste però nel fatto che a differenza della gara precedente, alla procedura negoziata hanno potuto farsi avanti anche associazioni e operatori privati che non sono stati convocati dall’amministrazione.

Un elemento, quest’ultimo, che inizialmente aveva scatenato numerose polemiche, non solo da parte dei privati che gestiscono impianti sportivi ma anche da parte di esponenti politici, i quali avevano invocato maggior trasparenza e una più ampia partecipazione ai bandi.

I tuffi al Belgiardino inizieranno a estate ormai inoltrata mentre, come è noto, la Ferrabini per quest’anno resterà chiusa. L’impianto della città bassa in questi giorni è stato “ripulito”, anche se non verrà utilizzato: l’erba è stata tagliata, sedie e ombrelloni prima riversati sul vialetto ora sono stati sistemati ordinatamente vicino al bar, i grossi sacchi di plastica colmi di sporcizia e parcheggiati nell’area relax sono stati spostati. La struttura si trova a pochi metri in linea d’aria dalla cattedrale vegetale, il monumento naturale dedicato all’artista Giuliano Mauri che la prossima settimana sarà visitato dal critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Con il secondo bando, nessuna offerta era stata presentata, diverse società avevano sottolineato la difficoltà di far quadrare i conti nell’occuparsi di un parco grande come il Belgiardino per un periodo così limitato.

Ecco perché vista l’urgenza e la brevità del periodo di affidamento, il Comune di Lodi non ha richiesto ai concorrenti particolari attività di investimento o di sviluppo, ma solo la gestione delle vasche e dei corsi. Inoltre, l’aumento percentuale del canone da corrispondere al Comune ha in questo caso un rilievo maggiore rispetto alla parte gestionale, con una base d’asta che resta a 3mila euro.

Anche in questo caso, però, c’è chi ha sollevato perplessità sulla procedura, attraverso una segnalazione alla Finanza, si tratta dell’imprenditore Marco Ballardini.

Per quanto riguarda invece la prima gara, indetta per l’affidamento della gestione sia del Belgiardino sia della Ferrabini, l’assegnazione a Sporting Lodi è stata revocata.

L’inchiesta ha portato all’arresto del sindaco Simone Uggetti per turbativa d’asta e dell’avvocato Cristiano Marini.

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