Due nuovi sacerdoti per la diocesi

L’esortazione del vescovo monsignor Giuseppe Merisi, durante la cerimonia di ordinazione: «Non rinunciate mai al vostro compito di guida e di pastori»

«Cari don Simone e don Carlo, i giovani siano i primi destinatari del vostro ministero. Non rinunciate mai al vostro compito di guide e di pastori. Non manchi in voi lo spirito di iniziativa, dentro il lavoro quotidiano e l’attenzione alla parrocchia». Portano con sé l’augurio e l’esortazione del Vescovo di Lodi, cui hanno promesso filiale obbedienza, i due novelli sacerdoti della diocesi: sono don Simone Ben Zahra e don Carlo Mazzucchi, ordinati sacerdoti sabato sera in Cattedrale. Ieri nelle parrocchie di origine hanno celebrato le prime messe, attorniati dalle famiglie, dagli amici e dalle comunità che sabato li hanno accompagnati nella cerimonia di ordinazione. Don Simone è nato nel 1975, viene da San Colombano, ha frequentato il liceo classico ed è stato impiegato nella scuola pubblica. È entrato il seminario nel 2007 e prestato servizio pastorale a San Colombano, Castiraga Vidardo, Borghetto. Don Carlo è nato nel 1987, è originario di Livraga, si è diplomato al liceo scientifico ed è entrato in seminario nel 2006; il suo servizio pastorale si è svolto a Livraga, Secugnago, Codogno San Biagio (anche collaborando con la cooperativa Amicizia), poi Maleo (da dove sabato l’oratorio ha portato un enorme striscione con la scritta “Viva don Carlo”). Nel rito, i due giovani sono stati presentati dal rettore del seminario monsignor Franco Anelli, e hanno pronunciato ciascuno il proprio «Eccomi». «Siete il dono che il Signore sta facendo alla sua e nostra Chiesa -, ha detto loro monsignor Giuseppe Merisi -. Carissimi don Simone e don Carlo, custodite la misericordia e la pietà che sono caratteristiche di Dio. Come Mosè, anche voi sarete testimoni della misericordia di Dio e insieme delle inevitabili critiche che vengono dal suo popolo. Non cedete mai allo sconforto, gettate ogni affanno ai piedi della croce dove tutto si ricompone. Intercedete per l’umanità, siate a fianco dell’umanità, di quei tanti “Nicodemo” che incontrerete e che cercano Dio». Monsignor Merisi li ha poi invitati ad ascoltare il cuore inquieto che è prima di tutto il loro, a vivere la gioia negli ambiti pastorali e nella fraternità sacerdotale. Grande l’emozione del momento culminante, quando il vescovo ha imposto le mani sul capo dei due giovani e dopo di lui tutti i sacerdoti presenti, in un lungo silenzio. Poi la preghiera di ordinazione, le offerte presentate dalle famiglie, la vestizione degli abiti sacerdotali con l’aiuto dei parroci di San Colombano e Livraga. «Faccio offerta della vita nelle mani del mio Dio, del mio tempo, del lavoro, della gioia, del dolore», ha cantato la Cappella durante l’abbraccio di pace con tutto il presbiterio. Infine don Simone e don Carlo sull’altare hanno affiancato per la prima volta il Vescovo nella Consacrazione, e al termine hanno ricevuto il lungo applauso di tanti che li hanno festeggiati, per il dono della loro vita a Dio e alla gente della Chiesa.

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