Due nuovi presbiteri per la diocesi

Sabato sera l’ordinazione di don Abbà e don Spizzi

Erano raggianti, sabato sera, i due novelli sacerdoti della diocesi di Lodi don Roberto Abbà e don Giuseppe Spizzi, appena ordinati presbiteri da monsignor Giuseppe Merisi in una cattedrale gremita di amici, familiari, sacerdoti e comunità di provenienza. Diversissimi i percorsi che hanno portato don Roberto e don Giuseppe all’ordinazione sacerdotale, con il primo a fare esperienza negli oratori e in Caritas e il secondo con gli ammalati e nel diaconato permanente. «I presbiteri sono configurati a Cristo per continuare la sua opera, perché l’amore di Dio si realizza a vantaggio del bene di tutta l’umanità. Ciò comporta la disponibilità e l’impegno a riferire a Lui ogni pensiero e attività per imparare a ripetere ogni giorno il sì, l’eccomi alla sua volontà», ha detto il vescovo nell’omelia, sottolineando: «Don Giuseppe e don Roberto riconoscono la responsabilità e gravità degli impegni che si assumono di fronte a Dio e per la comunità, unicamente per piacere a Lui e non a noi stessi. Chiediamo la preghiera di tutti perché a noi preti è chiesto di dedicarci alla fedeltà e alla verità anche con la vita di tutti i giorni, nell’obbedienza profonda e vera al Signore». E la preghiera comunitaria si è avvertita fortemente quando don Roberto e don Giuseppe si sono stesi davanti all’altare esprimendo con il corpo la totale disponibilità della propria vita. Dopo essere stati presentati dal rettore del seminario monsignor Bassano Padovani, gli ordinandi hanno infatti dapprima risposto il proprio «Eccomi», per poi - dopo l’omelia - inginocchiarsi davanti al Vescovo manifestando la volontà di esercitare il presbiterato e promettendo filiale rispetto e obbedienza alla guida della Chiesa locale. Monsignor Merisi ha quindi imposto le mani su di loro, seguito dal Capitolo della Cattedrale con monsignor Iginio Passerini, dai superiori del seminario e da tutti i sacerdoti. Poi l’abbraccio di pace, la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale e la consegna delle offerte, presentate dalle famiglie stesse. E finalmente, per la prima volta, la consacrazione del pane e del vino insieme a tutti i concelebranti, tra cui monsignor (vescovo emerito di Vigevano) Claudio Baggini. Una cerimonia con i canti della Cappella Musicale e trasmessa in diretta da Tele Pace, nella quale il vescovo ha citato Massimiliano Kolbe, il Curato d’Ars, e commentato le letture, da Geremia al racconto dell’Ultima cena. «Cari don Giuseppe e don Roberto, oggi la Chiesa celebra il Cuore Immacolato di Maria e sotto il suo manto il vescovo desidera porre il vostro ministero», ha detto monsignor Merisi prima di benedirli. E i lunghi applausi dell’assemblea al loro passaggio hanno espresso il grazie della Chiesa diocesana per ciascuna vita donata per la comunità.

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