Droga, nel Lodigiano ritorna l’incubo dell’eroina

L’eroina è tornata. A dirlo, insieme al direttore del dipartimento dipendenze di Lodi Claudio Filippi, sono i dati relativi al ritrovamento di siringhe abbandonate in città e il riscontro dell’unità mobile gestita dall’associazione Pierre.

«Rispetto a un anno fa - spiega il volontario dell’associazione Ramzi Ben Mustapha - c’è stato un aumento di siringhe ritirate. Prima erano in media 5 o 10 per ogni sera, adesso sono diventate 15 e al venerdì anche il doppio. Questa la media, poi ci sono sere che ne ritiriamo anche 50 e altre nessuna».

Il lavoro dell’unità mobile è fatto nel silenzio, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, con l’obiettivo di ridurre il danno, cioè prevenire il fenomeno dell’Aids e disincentivare il consumo. I volontari, infatti, incontrano i ragazzi nel camper, ne approfittano per parlare un po’ con loro, distribuiscono materiale sterile e ritirano quello usato.

«Purtroppo i finanziamenti del progetto si sono ridotti - spiega Ben Mustapha -, quindi i giorni in cui effettuiamo il servizio sono passati da tre a due. Il mercoledì siamo nel parcheggio di piazzale Forni, dalle 19.30 alle 22 e il venerdì, a San Grato, davanti all’Euticals, negli stessi orari. Noi teniamo duro e continuiamo ad esserci. Garantiamo a tutti l’anonimato e la massima riservatezza, proprio per aiutare il più alto numero di persone».

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