Si apre il caso del vice presidente a palazzo Broletto. Il blocco delle “doppie poltrone” rischia infatti di cambiare gli equilibri dell’assemblea del comune capoluogo. Come per altre realtà nel territorio, la normativa avrà degli effetti sulla politica locale. E una delle prime conseguenze potrebbe scattare in municipio a Lodi, visto che Luigi Augussori (vice presidente del consiglio comunale) nei giorni scorsi non ha escluso la possibilità di dimissioni dal seggio di consigliere in comune. Esponente della Lega nord, ricopre anche il ruolo di vice presidente dell’azienda lombarda di edilizia residenziale (Aler). «Sto facendo delle verifiche di tipo giuridico e rimarrò in attesa fino a che il quadro non sarà chiaro - afferma - di certo la mia non è la situazione di un doppio incarico, ma si parla di un incarico e di una carica elettiva per la precisione. E io prendo degli emolumenti solo da Aler, dal comune invece sono gettoni per la presenza. In ogni caso secondo un’interpretazione restrittiva della legge, cui Aler si è adeguata, mi è stato sospeso l’emolumento di circa 800 euro al mese che percepisco, mentre continuo a ricevere i gettoni di presenza dal consiglio comunale». Nel dettaglio la legge, che è stata introdotta dalla manovra finanziaria 2010, stabilisce che chiunque abbia un incarico elettivo possa ricoprire una carica in un altro ente o in una partecipata di una pubblica amministrazione, ma senza ricavare compenso, solo un rimborso spesa e un gettone di presenza di 30 euro al massimo. Un dettato che tuttavia sta generando non pochi problemi interpretativi, con tante aziende pubbliche che anche nel territorio si stanno comportando in modo diverso. Non è chiaro ad esempio cosa succede per le partecipazioni indirette e se gli effetti della normativa cominciano da quando è stato introdotta, quindi a metà dell’anno scorso, con il rischio per coloro che si trovano nel caso di una doppia carica di dover versare parte degli emolumenti che hanno già ricevuto.
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