
Donato un manichino per insegnare le manovre salvavita alla popolazione e fare addestramento avanzato agli operatori sanitari VIDEO
SANITA’ Ieri la consegna da parte di Aira e Associazione Giacomo Marcati e Casa point
Lodi
Un manichino che salva le vita. Il progetto “Donare è partecipare. La vita al centro” ha dato i suoi frutti. Ieri pomeriggio la giornalista Cristina Vercellone con l’infermiera e vice presidente di Aira Pia Zirpolo e la dottoressa Giulia Acquistapace hanno visto concretizzarsi un sogno. Nel nuovo Training center, al piano rialzato dell’ospedale Maggiore di Lodi, ora c’è tutto l’occorrente per dare il via a corsi di formazione per la rianimazione cardiopolmonare. Lo ha dimostrato nei fatti il caposala del 118 Aurelio Farina, mostrando tutte le funzioni del manichino. «Una dotazione che farà la differenza per sperimentare e simulare manovre in situazioni di emergenza», ha sottolineato.
. Video di Lucia MacchioniUn manichino salvavita all’ospedale di Lodi
Anche il direttore generale dell’Asst di Lodi Guido Grignaffini, il direttore sanitario Giovanni Monza e il dottor Stefano Paglia direttore del dipartimento emergenza urgenza hanno sottolineato il valore di un progetto che, in virtù del contributo di tanti piccoli sponsor, ha permesso di realizzare un progetto grande.
Grazie al manichino, infatti, oltre agli operatori sanitari, potrà essere formata anche la popolazione. Ed è proprio questo il valore aggiunto di un’iniziativa che mette “La vita al centro”.
Capofila del progetto, Aira odv e l’Associazione Giacomo Marcati: «Una donazione di cui oggi percepiamo tutto il valore - ha detto il presidente Diego Lucini -: tenendo alta la memoria di un collega del Gruppo Casa Point, Giacomo Marcati, che è venuto a mancare tre anni fa, il sodalizio vuole dare un sostegno concreto alla comunità con un gesto che salva la vita».
Ed è proprio da storie di dolore che si trasformano in opportunità, che è germogliata l’idea, hanno ricordato le promotrici: «Vivendo la malattia in prima persona, conosco bene il valore della salute. Questo traguardo mi ha riempito il cuore», ha detto la vicepresidente di Aira Pia Zirpolo, ricordando il presidente nazionale dell’associazione Stefano Spelta scomparso pochi giorni fa .
«Il progetto è nato nel 2024 - ha detto Cristina Vercellone - dall’esigenza di ringraziare il dipartimento di emergenza urgenza. Parlando con la dottoressa Acquistapace è emersa la necessità di un manichino per la formazione».
Poi unendo le forze, le tre donne, le vere anime dell’iniziativa, hanno dato vita a raccolte fondi e momenti di sensibilizzazione (promuovendo anche corsi di addestramento alle manovre di rianimazione pediatrica per i neogenitori) a cui hanno aderito anche Fondazione Banca Popolare di Lodi, Bcc Lodi, i promotori della Festa del Pd al Capanno, Il Ramo di Sabrina Pedrazzini, che ha offerto il suo spettacolo con grande generosità e grazie anche all’assessorato alla cultura guidato da Francesco Milanesi e al teatro alle Vigne, Asvicom, con Vittorio Codeluppi e Martina Castelli, che ha organizzato il corso di rianimazione cardiopolmonare per le famiglie, Prevocicli che ha promosso due biciclettate solidali nell’ambito del memorial Perletti, e tante altre realtà del territorio, tra le quali, la fondazione Comunitaria che ha messo a disposizione i suoi canali, garantendo trasparenza per le donazioni e la possibilità di tracciarle con la dichiarazione dei redditi, i lavoratori dell’Agenzia delle entrate che hanno voluto promuovere una raccolta fondi, il Comune di Lodi, la Pro loco di San Martino, l’associazione don Agelo Carioni, l’associazione Amici di Mondonico con Massimo Pifferi, Media & Graphica di Lodi che ha sostenuto la campagna promozionale e tanti privati come Giulia Benelli che ha donato una grande quantità di giochi per i banchetti e chi ha messo a disposizione le sue risorse, anche nel silenzio, per il progetto. Un ringraziamento a tutti di cuore è arrivato dagli organizzatori.
Sul Cittadino in edicola trovate l’articolo di Lucia Macchioni
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