Docente assente e problemi alla caldaia:
i guai del Calamandrei-bis a Casale

Da un mese una cattedra di economia è scoperta: presto un supplente

Un mese senza il docente di economia. Succede all’istituto Calamandrei di Codogno, da settembre traslocato all’oratorio Casa del Giovane di Casale, dove oggi gli studenti torneranno in classe dopo le lezioni da remoto di ieri, per ovviare a un guasto della caldaia. Due problemi distinti.

Da un lato infatti c’è la cattedra di economia scoperta dal 20 novembre, ovvero da quando la supplente che aveva assunto l’incarico ha vinto il concorso per entrare in ruolo in un’altra materia, l’Ufficio scolastico ha provato a rimpiazzarla, ma tutti i chiamati hanno rifiutato la supplenza, facendo trascorrere un mese senza che venisse coperta.

Dall’altro lato invece c’è il guasto della caldaia che martedì mattina, alla ripresa delle lezioni dopo le vacanze natalizie, ha costretto studenti e professori a tenere indosso i giubbotti per proteggersi dal freddo, e la preside Antonia Rizzi a inviare una circolare con la quale ha disposto la didattica a distanza, ovvero in remoto da casa, nella giornata di mercoledì.

«C’è stato un problema di riscaldamento, non in tutta la struttura, per cui è stato previsto un intervento con prove di accensione e spegnimento, che era incompatibile con la presenza degli studenti - spiega la dirigente scolastica -. Per questo mercoledì è stata disposta la dad. La caldaia è stata rimessa a posto e giovedì le lezioni si svolgeranno regolarmente in sede». Quanto al caso “professore fantasma”, che ricorda per altro un precedente lo scorso anno a Lodi, Rizzi spiega: «La nomina sulle ore di economia doveva essere fatta dall’Ufficio scolastico, che utilizza un algoritmo per la chiamata dei docenti, le persone chiamate però non hanno accettato. Abbiamo dovuto aspettare il via libera del provveditorato per poter scalare le graduatorie provinciali, a quel punto abbiamo convocato le persone ed è stato individuato il supplente, che arriverà a giorni. Mi dispiace ovviamente per i ragazzi e capisco la preoccupazione dei genitori e la condivido, ma mi sento di rassicurarli perché abbiamo messo in conto di fare delle attività di recupero e potenziamento, e ovviamente nella valutazione si terrà conto di questo disagio subito dagli studenti».

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