Diecimila pazienti negli ambulatori

Tante sono state le persone seguite in un anno, da aprile 2020 a marzo 2021, in tre strutture

Dalla diagnosi precoce Covid al follow up della malattia, con casi di persone che trascinano sintomi di disabilità funzionale respiratoria per mesi e mesi dopo il contagio. Gli ambulatori pre e post Covid dell’Asst di Lodi in un anno, da aprile 2020 quando furono attivati, fino a marzo 2021 hanno seguito più di 10mila pazienti.

Asst Lodi aveva attivato fin dalla primavera scorsa tre ambulatori finalizzati alla diagnosi precoce del Covid, organizzati secondo un protocollo tra azienda ospedaliera, Ats Città Metropolitana e medici di Medicina generale. Ma il Covid è una malattia insidiosa, i cui effetti a lungo termine ancora non sono pienamente conosciuti. Per questo è stato attivato anche un percorso di follow up organizzato in funzione del danno polmonare residuo e del rischio di disabilità funzionale respiratoria, al fine di poter avviare percorsi terapeutici e riabilitativi di seconda linea. È un aspetto, quello più strettamente medico-clinico, di quella nuova sindrome che viene definita long-Covid, l’insieme dei sintomi di carattere fisico, neurologico e psichiatrico riscontrabili in alcuni dei pazienti che si sono contagiati nei mesi scorsi. I pazienti possono accedere all’ambulatorio di follow up tramite prestazione programmata dal centro unico di prenotazione, con un contatto antecedente per il triage telefonico, come per qualsiasi altro accesso ospedaliero

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