«Dalla fondazione nessun rischio per i dipendenti»

In questi giorni sono stata avvicinata da diverse persone, principalmente dipendenti di Santa Chiara e parenti di Ospiti, che mi hanno espresso il loro disorientamento per le polemiche che imperversano in questi giorni circa i rischi derivanti dal progetto di trasformazione di Santa Chiara da Azienda di Servizi alla Persona in Fondazione.

Per il ruolo di Direttore Generale di Santa Chiara che attualmente ricopro non sta a me entrare nel merito del problema che riveste connotati di natura politica; posso però fornire alcuni elementi di carattere tecnico che consentano alle parti interessate una valutazione serena e obiettiva dell’argomento.

Ho avuto modo di esaminare il testo dello statuto in questi giorni all’esame del Consiglio Comunale e posso dire con assoluta certezza che gli articoli riguardanti il personale mettono i Dipendenti di oggi, ma anche quelli che saranno assunti in futuro, al riparo da qualsiasi rischio sia sul piano economico che normativo. Ribadisco: al personale non deriverà alcun danno né in termini economici né normativi. Infatti la garanzia di mantenimento dell’applicazione del CCNL Regioni e Autonomie Locali è prevista nello statuto in approvazione. Quanto detto comporta, di fatto, la conservazione degli attuali istituti giuridici e contrattuali quali la conservazione del posto in caso di malattia per 18 mesi nel triennio, i n. 3 giorni di permesso retribuiti all’anno, l’aspettativa per motivi personali, l’aspettativa per dottorato di ricerca o borsa di studio, i congedi per eventi e cause particolari, il congedo per la formazione etc. Per i dipendenti non vi sarebbero quindi sostanziali differenze tra l’essere dipendenti di una pubblica amministrazione e essere dipendenti di una fondazione con il mantenimento dello stesso CCNL di origine pubblicistica.

Mi corre inoltre l’obbligo di precisare che la sentenza della Corte Costituzionale invocata per sostenere la tesi della necessità della riduzione dei costi del 20% (con conseguenti tagli al costo del personale) non è applicabile nel caso in questione. Al contrario la fondazione, ottenuta la qualifica di Onlus, potrà contare su di un incremento economico derivante e dai benefici fiscali riconosciuti dalla Legge e dalle quote devolute dal 5 per 1000, con significativo sollievo del bilancio di esercizio.

Da ultimo ritengo doveroso sottolineare come lo Statuto in discussione, con le amplissime maggioranze previste negli appositi articoli, preclude ogni e qualsiasi rischio di ingresso di partners privati nella gestione di Santa Chiara, la cui governance sarà di esclusiva espressione del Comune di Lodi.

Cordiali saluti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA