Dal 2020 a oggi: «Il lupo? Nel Lodigiano ormai la sua presenza è un dato di fatto» VIDEO

In una serata di approfondimento è intervenuto il comandante della polizia provinciale Castellone

Il lupo è tra noi. O meglio, i lupi, visto che nel triangolo di terra sotteso fra Adda, Lambro e Po le stime parlano di almeno una decina di esemplari. «Grazie ai nostri monitoraggi effettuati a partire dal 2020 possiamo affermare certamente che dall’oasi delle Monticchie a Somaglia fino all’asta dell’Adda, con un hot spot sul comune di San Colombano al Lambro, è stata rilevata la presenza di lupi in un numero compreso tra 10 e 15» ha spiegato Massimiliano Castellone, responsabile del corpo di polizia della Provincia di Lodi, in una serata interamente dedicata all’approfondimento su questo animale tanto iconico quanto schivo e sfuggente.

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«Oramai la presenza del lupo nel Lodigiano è un dato di fatto scontato - ha proseguito Castellone, intervenuto al convegno “Convivere con il lupo” organizzato mercoledì sera da Provincia e Regione nella sala dei comuni di palazzo san Cristoforo -. I primi avvistamenti risalgono al 2020, quando due esemplari vennero individuati a Massalengo. Da allora, le segnalazioni supportate anche da materiale fotografico e video si sono moltiplicate». Uno di questi avvistamenti è accaduto proprio nella giornata di ieri, dove a Valera Fratta un automobilista ha avuto un incontro ravvicinato con un esemplare di questo animale selvatico. Numerosi negli anni le presenze anche a Maleo, Galgagnano, Zelo Buon Persico, Bertonico, Camairago e Castelnuovo Bocca d’Adda. La geografia dei territori del lupo, dati alla mano, si sta quindi ampliando sempre più. Solitamente questo animale sedentario, che non disdegna però la vita di branco, circoscrive attorno a sé un terreno di caccia che può avere un diametro anche di 400 chilometri quadrati. Essendo un eccellente nuotatore, può facilmente attraversare corsi d’acqua: da qui la sua presenza che varia da una sponda all’altra dell’Adda, e che non si limita più a sortite occasionali, ma che può essere ormai ritenuta fissa.

VALERA Avvistato un lupo: le immagini del nostro lettore Roberto Zanaboni. Video di Cristina Vercellone

«Non è stato ancora possibile effettuare una mappatura genetica sugli animali, ma il dato incontrovertibile è che il lupo ha seguito direttamente il proliferare nei nostri territori di ungulati come cinghiali e caprioli, bestie di cui si ciba assieme anche alle nutrie, come testimoniato da riprese video effettuate alle Monticchie» hanno spiegato gli esperti dell’Istituto Oikos Francesco Bisi e Eugenio Carlini, presenti alla serata in qualità di relatori assieme alle dottoresse Daniela Grande e Alessandra Norcini della direzione operativa ambiente e clima dell’unità organizzativa sviluppo sostenibile e tutela risorse dell’ambiente della Regione. «Molte sono le azioni messe in campo dalla Regione al fine di proteggere, salvaguardare e migliorare la coesistenza col lupo - ha sottolineato Grande -. In quest’ottica si inseriscono iniziative per monitorare i branchi e per prevenire i danni che il lupo potrebbe arrecare agli allevatori, prevedendo in questo senso anche indennizzi economici». Il lupo, insomma, nel Lodigiano ormai è di casa.

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