Cure urgenti per il “Belfagor”

Giorni contati per la rimozione della statua

Verrà smontato e spedito in un laboratorio specializzato. È questo il destino del “Belfagor”, che a metà della settimana prossima verrà rimosso da piazzale Medaglie d’Oro. Il monumento alla Resistenza sarà affidato alle cure della ditta dalla ditta Ommg di Pieve Fissiraga, esperti in lavori in ferro e alluminio. L’azienda è già stata allertata e nei prossimi giorni dovrebbe intervenire. La ristrutturazione sarà imponente, perché tutto lo scheletro in ferro è molto usurato. «Il costo stimato è di circa 100mila euro. I tempi stabiliti per fare l’intervento sono di sette o otto mesi - spiega l’assessore municipale, Enrico Brunetti -. L’obiettivo è dare vita al recupero entro il prossimo 25 aprile, quando la statua tornerà nella sua postazione originaria».

Coperta di ponteggi dal novembre scorso, l’opera realizzata da Gianni Vigorelli 1965 dovrà essere rimessa a nuovo con un lavoro certosino. Dopo il cedimento di un pezzo (episodio che si era verificato nel febbraio dell’anno scorso), era stata messa in sicurezza e tutta la piazza era stata completamente transennata. Il municipio aveva subito affidato un incarico per fare una valutazione sulla tenuta della struttura che svetta al centro dei “Passeggi”. Dalle analisi compiute, è emerso che all’interno era piena di ruggine e con supporti che erano pesantemente danneggiati. La puntuale “radiografia” aveva messo in mostra che c’era bisogno di un completo restauro. «Con l’occasione dei lavori alla statua del “Belfagor“, avvieremo anche una riflessione sul nodo viabilistico rappresentato da piazzale Medaglie d’Oro - aggiunge l’assessore Brunetti -, faremo alcune analisi per capire se è necessario introdurre delle migliorie per facilitare la circolazione. L’ipotesi è quella di avvalersi di alcuni esperti, per valutare un ridisegno della piazza».

Intanto giovedì mattina è in programma un sopralluogo che riguarda un’altra opera monumentale della città. Arriveranno a Lodi i tecnici delle “Belle arti”, che faranno una valutazione dei lavori che sono stati compiuti sull’Arco di Porta Cremona. Lo storico simbolo di piazza Zaninelli è “impacchettato” dalla fine del 2009. Sono partite delle opere di riqualificazione, ma il cantiere ha avuto un percorso piuttosto accidentato. Il progetto era stato curato e sostenuto dalla società Tmp Ponteggi, mediante un contratto di sponsorizzazione con l’amministrazione municipale. Il Broletto si era anche fatto carico di sostenere una parte delle opere per far tornare a “brillare” l’Arco che sorge vicino al monumento ai caduti. L’intervento prevede il rifacimento dei rivestimenti e il ripristino di cornici e parti decorate. Per arginare il problema dell’umidità, è prevista anche la creazione di fori per l’aerazione nella parte inferiore della statua.

Matteo Brunello

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