Crolla il soffitto degli spogliatoi

Crolla una parte del soffitto degli spogliatoi di calcio della Wasken Boys, alla cascina Faustina. Ventidue bambini, classe 2002, giocavano a calcio, nel campo adiacente. Di lì a poco sarebbero entrati negli spogliatoi per il cambio, prima di tornare a casa. E qualcuno avrebbe potuto farsi male sul serio.

L’incidente, fortunatamente senza conseguenze, è successo giovedì, quando erano da poco passate le 19. Ad aprire le porte dello spogliatoio, e a scoprire il danno prima che entrassero gli allievi, un operaio che si occupa delle manutenzioni ordinarie per la società sportiva, che da vent’anni ha sede alla Cascina Faustina. Sul pavimento, polvere e detriti, anche di grosse dimensioni; macerie che avrebbero potuto essere letali per uno dei piccoli atleti. A cedere è stato l’intonaco di una parte del soffitto dei locali adibiti a spogliatoi, quasi al centro della stanza. Per evitare a chiunque di correre pericoli, l’operaio è entrato a recuperare da solo vestiti e borsoni per tutti e Gigi Bisleri, consigliere della Wasken Boy e presidente onorario, oltre che responsabile delle strutture sportive, ha immediatamente cercato di mettersi in contatto con l’assessore allo sport, Tommaso Premoli, dato che la struttura è di proprietà del comune. «Ci hanno assicurato l’intervento entro la giornata, ma non è questo il punto - ha spiegato ieri mattina -: non è da ieri che vengono fatte segnalazioni sulle condizioni della struttura e sulle manutenzioni straordinarie necessarie. Di quelle ordinarie si è sempre occupata la Wasken Boys, ma quelle straordinarie devono essere di competenza del comune».

I servizi igienici non sono più tali da un po’: la ceramica dei sanitari, da bianca che era, ora è screziata di marrone e le piastrelle delle pareti non celano usura e degrado. «La Wasken Boys si è impegnata in una riqualificazione ingente di un immobile di cui non è proprietaria, con due interventi, il primo con un valore di circa 160mila euro e l’altro, con il contributo di altre società, della Banca Popolare, della Fondazione Comunitaria e dell’ex giunta Guerini per 375mila euro - ha argomento Bisleri - , trasformando il volto di quella che era una cascina abbandonata. Per l’affitto del campo da calcio il comune ci chiede 1200 euro a fronte di un contributo di 2000 mila euro che doveva arrivare alla società, come promesso dall’ex assessore Cominetti. Il risultato? Il contributo non è mai arrivato e la Wasken da due anni non paga l’affitto. Chi ha il coraggio di cacciarci? Senza contare tutte le segnalazioni inascoltate su servizi igienici e spogliatoi». L’ufficio tecnico del comune ha inviato il personale nel pomeriggio di ieri per le operazioni di messa in sicurezza, ma lo sfogo di Bisleri, «da cittadino lodigiano, oltre che da consigliere della Wasken», è a tutto tondo. «Che esempio diamo ai ragazzi che vengono qui per fare sport non investendo per tutelarli? Con il contratto per la nuova piscina, abbiamo perso 60 mila euro dei corsi di nuoto, fondi con cui facevamo vivere questa società sportiva. Quando ci dicono che non ci sono risorse, penso al senso di costruire una centrale termica da 120 mila euro al posto di sostituire una vecchia caldaia, per scaldare 80 metri quadri di spogliatoi, e non lo trovo».

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