COVID Un altro morto nel Lodigiano, ma la malattia è diventata short

In una settimana registrati 178 positivi

Si è già esaurita la spinta autunnale del Covid. Dopo i numeri in forte crescita della prima metà di ottobre, ora il rallentamento appare marcato. Sui dati ufficiali pesa però la scarsa disponibilità a eseguire i tamponi dei pazienti sintomatici non gravi, anche perché questa nuova versione della malattia colpisce in maniera violenta ma molto breve, uno o due giorni di febbre alta e raffreddore intenso, e del tutto analoga all’influenza.

Negli ultimi sette giorni, alla data del 2 novembre in linea con la rilevazione regionale, in provincia di Lodi ci sono stati +138 nuovi casi registrati, la settimana prima erano stati +175. Nelle due settimane precedenti erano stati segnalati +170 e +518 nuovi positivi. Ora il totale dei positivi registrati nel Servizio di Sorveglianza da Regione Lombardia assomma nel Lodigiano a 94mila 951 casi dall’inizio della pandemia. Negli ultimi 15 giorni si sono avuti anche due decessi, uno per settimana, per un totale di 1.283 casi di decessi con Covid conclamato in tre anni e mezzo, dal 20 febbraio 2020.

In regione Lombardia, alla rilevazione nazionale del 1 novembre, i nuovi casi sono +6mila 778 nell’ultima settimana, +6mila 332 nei sette giorni precedenti, in discesa rispetto alle rilevazioni precedenti, +7mila 690 e soprattutto +9mila 452 dell’11 ottobre, quando si era raggiunto il picco della curva epidemica. I decessi sono stati +58 negli ultimi sette giorni e +62 in quelli precedenti. Il tasso di positività, in leggero rialzo, è al 16,4 per cento rispetto al 14,8 per cento della settimana prima. Attualmente sono ricoverati negli ospedali lombardi 371 pazienti positivi, di cui 6 in terapia intensiva.

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