Covid, la quarantena ridotta a 10 giorni
Stop anche al doppio tampone. Mascherine, “salvi” jogging e footing
Stop al doppio tampone negativo in uscita per decretare la guarigione dal Covid-19 e via libera alla quarantena ’accorciata’ a 10 giorni. Questa la svolta che ha ricevuto l’ok del Comitato tecnico scientifico, dopo una lunga riunione nella sede della Protezione civile di Roma, voluta con urgenza dal ministro della Salute, Roberto Speranza. La novità del test singolo, caldeggiata dal titolare di viale Trastevere, alleggerirà la pressione sul sistema sanitario e libererà di conseguenza il paziente dalla girandola infernale dei tamponi oltre che da un isolamento - se asintomatici - più breve.
Intanto continua a crescere il numero dei contagi in Italia con 5.456 nuovi casi che fanno stare sui fuochi ardenti il governo. Dopo il vertice di sabato sera e il confronto di domenica tra il ministro Speranza e il Cts, dovrebbero essere confermate le misure ’stringenti’ che saranno contenute nel nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm). «Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano - ha spiegato Speranza - Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d’anticipo». Vietate le feste private e alle cene con amici nella propria abitazione. Su queste il ministro Speranza oggi ha annunciato «più controlli», motivando la sua proposta sostenendo che ci sono delle «cose essenziali ed altre no». Dovrebbero essere vietati sport come calcetto, basket e altri sport a livello amatoriale, quindi tutte quelle attività di contatto. Ma non gli stessi sport a livello professionistico, né quelli che possono essere compiuti in forma isolata, come per esempio la corsa.
Limite di persone - tra 20 e 30 - per banchetti, cerimonie e feste che seguono a cerimonie come matrimoni, comunioni, battesimi e anche feste di laurea. Per i locali invece è in esame la chiusura tra le 23 e le 24 e lo stop alla vendita di alcolici per le 21. Per quanto riguarda le scuole, invece, oggi la ministra Lucia Azzolina ha confermato che non ci saranno nuove restrizioni. Mentre la novità potrebbe essere quella dell’utilizzo del test rapidi, come confermato dallo stesso Speranza. Le misure saranno discusse oggii alle 17.30 nella cabina di regia tra regioni e governo, convocata dal ministro Francesco Boccia, e poi varate dal Consiglio dei ministri che dovrebbe essere convocato tra stasera e martedì 13 ottobre.
Ieri intanto è scoppiata la polemica sulla circolare del Viminale inviata ai prefetti dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi. La direttiva rende obbligatoria l’uso della mascherina all’aperto per l’attività motoria e non per quella sportiva. La circolare fa alzare numerosi scudi, tra cui quello di Matteo Renzi che in un tweet giudica la misura «assurda», invitando, per così dire, il governo a ritirarla «subito». A stretto giro arriva la precisazione dal ministero dell’Interno: «Per attività motoria si intende la mera passeggiata e non la corsa, anche quella svolta con finalità amatoriali, in quanto riconducibile ad attività sportiva». Salvi quindi jogging e footing.
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