Covid, nei numeri l’evidenza della quarta ondata nel Lodigiano: 12 morti da inizio dicembre

In questo mese i nuovi positivi sono stati 1.446, solo domenica se ne sono contati 139

Dal 1 dicembre a ieri ci sono stati 1.446 nuovi casi di Covid nel Lodigiano, all’incirca quanti se ne erano registrati nei 4 mesi precedenti, da agosto a novembre, e purtroppo sono stati registrati anche 12 decessi, più di quanti ce ne fossero stati nei 5 mesi precedenti, da luglio a fine novembre. L’evidenza della quarta ondata è nei numeri, e se è vero che nel Lodigiano non vi è una situazione drammatica e che i vaccini hanno dato una protezione alla grandissima parte della popolazione, tuttavia, i numeri del Covid crescono con forza, e diventano di nuovo anche numeri di un dolore privato.

Ieri è stato segnalato un nuovo decesso con Covid in provincia di Lodi, per un totale di 982 lodigiani deceduti dall’inizio della pandemia. I nuovi positivi sono stati +139 ieri, +133 sabato, erano stati +139 venerdì, +131 giovedì, +128 mercoledì, +85 martedì, +28 lunedì scorso, +77 domenica scorsa, +97 sabato scorso. Nell’ultima settimana ci sono stati +783 nuovi positivi, più di quanti registrati in tutto il mese di novembre, quando furono +764. Il totale dei lodigiani segnalati ufficialmente al Servizio Nazionale di Sorveglianza Covid come positivi dall’inizio della pandemia è di 20mila 269, pari all’8,81 per cento della popolazione residente. Tra i comuni con il maggior numero di positivi dall’inizio della pandemia, Lodi ne ha 4mila 107 (+47 in due giorni), Codogno 1.271 (+39), Casale 1.152 (+16), Sant’Angelo 1.105 (+15), Zelo 900 (+9), Lodi Vecchio 688 (+14), Mulazzano 610 (+5), Tavazzano 576 (+7), Castiglione 472 (+4), Massalengo 407 (+8).

In Lombardia sono stati +5mila 397 i nuovi casi ieri, +6mila 119 sabato a fronte rispettivamente di 132mila 959 e di 149mila 675 tamponi con un tasso di positività entrambi i giorni superiori a 4 per cento. I decessi sono stati +18 ieri e +24 sabato per un totale di 34mila 736 lombardi deceduti con coronavirus dall’inizio della pandemia. Le terapie intensive crescono di +13 in due giorni per un totale di 160 posti letto occupati (oltre la soglia del 10 per cento per andare in zona gialla), i ricoveri ordinari in area medica non critica sono stati +32 in due giorni per un totale di 1.225 posti occupati (a soli 50 ricoveri dal passaggio in zona gialla).

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