Covid, nasce un comitato di cittadini:
«Il sistema sanitario torni alla normalità»

L’appello di Cesani per la riapertura delle attività diagnostiche, ambulatoriali e chirurgiche almeno entro settembre negli ospedali

I drammi dell’emergenza Covid, i ritardi nel ritorno alla normalità del sistema sanitario, le difficoltà organizzative, l’attenzione alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro: tutti temi che hanno spinto alcuni cittadini ad unirsi per dar vita al neonato Coordinamento territoriale lodigiano per il diritto alla salute, che si è presentato con una conferenza stampa al Caffè Letterario.

Silvana Cesani, uno dei delegati dell’assemblea del coordinamento, ha tracciato i contorni dell’azione di controllo dal basso di questa formazione di «cittadini di diversa estrazione, impegnati nella politica e nell’associazionismo»: «Il nostro primo obiettivo è arrivare a ripristinare il sistema sanitario alle sue condizioni pre-Covid – ha esordito -: abbiamo quattro ospedali, di cui uno è svuotato, uno quasi vuoto, e il terzo, quello di Lodi, funziona a mezzo regime. La situazione è drammatica e non risponde più ai bisogni di tutela della salute dei cittadini». L’impegno di cui ha parlato Cesani è per la riapertura delle attività diagnostiche, ambulatoriali e chirurgiche almeno entro settembre, per «il mantenimento dei posti letto e il potenziamento del personale sanitario», oltre alla sistemazione del Pronto soccorso «perché diventi più umano e accettabile».

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