Covid, l’indice di diffusione RT è in risalita dal 29 novembre

Lodi arriva a 0,937, Milano a 0,836: sopra 1 l’infezione tornerà a espandersi

Il Lodigiano scende al terzo posto in Lombardia nella “classifica” degli indici di trasmissione Rt più elevati, dopo essere stato per diverse settimane al secondo posto, ma nel complesso non è una buona notizia perché dal 29 novembre quasi tutti gli Rt lombardi così come quelli italiani sono in risalita. Pur rimanendo generalmente sotto quota 1, la soglia che fa la differenza tra il diffondersi e il contrarsi dei contagi, l’inversione di tendenza potrebbe diventare, se il quadro degenerasse, la data ufficiale dell’inizio di una temuta terza ondata. I dati, aggiornati al 18 dicembre, sono dei ricercatori del professor Davide Tosi dell’Università dell’Insubria.

Riguardo alle province della Lombardia, Brescia conquista la maglia nera a 1,004, Mantova va al secondo posto a 0,99 e con un’evidente risalita, anche Lodi, segna una leggera risalita a 0,937, Pavia risale a 0,931, Bergamo peggiora e arriva a 0,928, Cremona in leggera risalita, a 0,89, Lecco stabile a 0,878, Sondrio stabile a 0,845, Milano risale a 0,836, Monza stabile a 0,792, Varese è stabile a 0,785, Como resta la migliore e continua un trend di discesa che era iniziato il 10 ottobre, attestandosi nell’ultimo Rt calcolato a 0,723.

Sempre al 18 dicembre, l’Italia era a 0,937, e le curve appaiono in discesa per Abruzzo e Basilicata, stabile la Calabria, in leggera risalita la Campania e l’Emilia Romagna, stabili Friuli Venezia Giulia e Lazio, in leggera risalita la Liguria, risalita più marcata invece per la Lombardia che si attesta a 0,858 ed era scesa sotto l’1 dall’inizio di novembre, stabili le Marche, in leggera discesa il Molise, stabile la provincia autonoma di Trento, in risalita Bolzano, stabili Piemonte e Puglia, continua la lenta discesa iniziata il 20 ottobre per la Sardegna, stabili Sicilia e Valle d’Aosta, risalita per Umbria e Toscana, record negativo per il Veneto, unica che ha superato Rt 1, attestandosi a 1,095.

Riguardo alla densità di casi per 100mila abitanti da inizio epidemia, conteggiata dall’epidemiologo Roberto Buzzetti (ex Asl di Bergamo), Lodi si attesta al 13esimo posto, a 4.428, nella classifica delle 25 province finora più colpite che si trovano tutte nel Nord Italia e che assommano da sole il 68% delle diagnosi totali nazionali, e che è guidata da Belluno, con un’incidenza di diagnosi di 6.225, con Varese al secondo posto a quota 5.502, Monza al quarto a 5.415, Milano al settimo a 5.215, Piacenza all’ottavo a 4.803.

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