COVID Il virus torna a circolare, ma nel Lodigiano la crescita è lenta

Velocità di contagio decisamente inferiore rispetto alla Regione, resta il dramma delle 704 vittime

Il virus ha ripreso a circolare anche nel Lodigiano, è finita l’illusoria speranza estiva del contagio zero. Il dramma è rappresentato dai 704 decessi con coronavirus rilevati dal 22 febbraio a oggi. Ma l’incidenza dei nuovi casi lodigiani rispetto al resto della regione è minima, e rispetto alla popolazione il coronavirus viaggia nel Lodigiano molto più lentamente che in Lombardia. Più veloce e con maggiore incidenza invece nel Sudmilano.

Da giugno a fine luglio si potevano contare tra i 10 e i 20 casi ogni 15 giorni, a volte anche meno. Nelle ultime due settimane i positivi registrati ufficialmente da Regione Lombardia sono stati in provincia di Lodi 46. Sicuramente incidono tutte le ricerche sierologiche in atto (con relativo tampone nel caso di anticorpi attivi) e in generale il maggior numero di tamponi che viene eseguito complessivamente a livello regionale. Nello stesso periodo il Sudmilano ha avuto un numero ancora più alto di nuovi contagi, 65, mentre in Lombardia sono stati 3mila 368. I nuovi contagiati sono 20 ogni 100mila nel Lodigiano, ma 34 nei 16 comuni del Sudmilano monitorati da «il Cittadino», e 33 in tutto il territorio lombardo.

Dopo lo scoppio dell’epidemia di fine febbraio, a metà marzo con i primi dati in stabilizzazione, il Lodigiano esprimeva ancora il 25-30 per cento del totale dei contagiati, una percentuale che poi è progressivamente scesa, mentre il virus si espandeva.

Oggi con i 3mila 815 contagiati dall’inizio dell’epidemia rispetto ai 107mila 751 ammalati di Covid lombardi, il Lodigiano vale il 3,54 per cento del totale dei positivi, mentre il Sudmilano rappresenta l’1,71 per cento. Ma se prendiamo a riferimento gli ultimi 15 giorni, i nuovi positivi lodigiani sono solo l’1,34 per cento del totale dei nuovi positivi lombardi, mentre quelli del Sudmilano rappresentano l’1,93 per cento. Dati che indicano chiaramente come il contagio sia meno rapido nella sua diffusione nel Lodigiano rispetto al Sudmilano e rispetto a tutta la Lombardia. Complessivamente dall’inizio della pandemia, il numero dei contagiati rispetto alla popolazione è dell’1,66 per cento nel Lodigiano, un numero alto e sicuramente sottostimato per via dei pochi casi registrati rispetto alla realtà da fine febbraio ad aprile.

Il peso di essere stato primo focolaio d’Italia si riflette anche nei decessi, 704 ufficialmente registrati dall’inizio della pandemia, lo 0,31 per cento della popolazione residente. Nella provincia di Milano i decessi sono stati 4mila 317, pari allo 0,13 per cento della popolazione. Nel Sudmilano i malati di coronavirus sono lo 0,99 della popolazione residente, una percentuale comunque superiore allo 0,91 dell’intera provincia di Milano. D’altronde nel rapporto tra contagiati e residenti, in provincia di Milano al primo posto c’è San Colombano con il 2,64 per cento, al terzo posto Melegnano con l’1,68 per cento.

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