
Una “rivoluzione invisibile” per piazza Ospitale: tra le proposte pervenute per il concorso di idee indetto per riportare i lodigiani in uno degli angoli più bello della città palazzo Broletto ha deciso di premiare quella più discreta. È quella di Fabrizio Fregoni intitolata “Una piazza che ospita trasformandosi”, premiata per la sua semplicità. L’idea vincente è stata quella di suddividere la piazza in un’immaginaria griglia con “passo” (la distanza fra un punto e l’altro in cui si incrociano le linee) di due metri e mezzo. In corrispondenza di ognuno di questi punti sarà collocata nella pavimentazione una “boccola” (un alloggiamento simile a quelli che già oggi esistono per ospitare i pali dei cartelloni elettorali) richiudibile con un “tappo” quando non utilizzata. Le boccole potranno alloggiare pali (“steli” nel testo della proposta) di legno dotati di una scanalatura su un lato. Tra due pali, sfruttando questa scanalatura, sarà possibile montare pannelli sui quali, per esempio, collocare foto o opere d’arte in occasioni di mostre all’aria aperta. Utilizzando combinazioni di tre steli, inoltre, sarà possibile collocarvi in cima un telo di forma triangolare per creare uno spazio coperto. La modularità delle due installazioni (e la possibilità di sfruttare due “boccole” per posizionarvi una panchina, sempre in legno) permetterà di realizzare veri e propri spazi chiusi e coperti per manifestazioni, mercatini e rappresentazioni teatrali. Tutte iniziative per riportare i lodigiani in una piazza tanto bella, con la sua caratteristica chiesa, da essere stata citata da Ada Negri.
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