
(Foto di Macchioni)
ESCLUSIVA Parla la vedova «tante domande che meritano risposte, auspico che si faccia chiarezza»
Un anno senza Claudio Manara, ma la sua eredità resta. Proprio come il ricordo di chi lo ha conosciuto e lo porta nel cuore. Prima fra tutte, la moglie Debora Russo. «È trascorso un anno - dice la moglie, che ha scelto di confidare pensieri e dolore attraverso le pagine del nostro giornale -, ma per me è come se fosse successo ieri. Il trauma è ancora vivo».La ferita è rimasta aperta e non vuole guarire: la morte del coniuge ha lasciato tante domande aperte e una buona dose di risentimento. Il corpo esanime dell’ex sindaco Manara, infatti, era stato rinvenuto la sera del 29 maggio dello scorso anno, in municipio: un gesto estremo su cui la moglie vuole fare chiarezza. «La morte di Claudio ha lasciato tanti quesiti che, secondo me, meritano delle risposte, per il bene che ha saputo dare a me e anche a tutta la comunità. Voglio credere nel lavoro e nella professionalità delle autorità. Ringrazio il team del mio legale, per il supporto costante. Il mio auspicio è che oltre a fare chiarezza, possa essere fatta giustizia, individuando possibili colpe o responsabilità». Russo vede che i progetti di Manara stanno prendendo forma e questo la consola. Oggi 29 maggio alle 17 a Cadilana la Messa in ricordo del compianto sindaco.
Leggi l’articolo di Lucia Macchioni sul Cittadino in edicola oggi 29 maggio e in copia o abbonamento digitale https://edicoladigitale.ilcittadino.it/vnp/pageflip/swipe/lodi/20250529lodi#/14/
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